Monterobbio

Il parco della cascina di Monterobbio

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Una variante al piano regolatore generale ha introdotto l'interessante ipotesi di creare un giardino\parco nel territorio di competenza della cascina. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

Monterobbio variante prg


Gli anni Novanta delle cascine milanesi

Emilia Franco, in MilanoAmbiente della primavera 1989, fornisce un contributo appassionato sulle realtà di un fondamentale momento di relazione fra uomo e natura, città e campagna rappresentato dalle cascine milanesi.

"C'è una questione a Milano sulla quale è possibile valutare il livello di equivoco, incomprensione, demagogia, inadeguatezza esistenti tra la cittadinanza ed i suoi rappresentanti nelle istituzioni: la presenza delle cascine. Come le masserie nel sud Italia, i casali del Lazio, i masi nelle Alpi orientali, esse descrivono l'uomo nel suo relazionarsi alla terra-ospite, i suoi modi di vita e di lavoro.

Una Rambopoli per la Barona

Alla Barona sembra che i cittadini chiedano soprattutto di non perder tempo imboccando l'Autostrada A7, cui si accede da Piazza Maggi, per correre verso Genova a godersi il week-end. Un intervento di Emilia Franco sull'argomento, tratto da MilanoAmbiente dell'Autunno del 1988.

Interpellanza al Comune sul recupero della cascina Monterobbio

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Cosa succede alla cascina Monterobbio? Il testo dell'interpellanza presentata dal consigliere Riccardo De Corato, che ringraziamo per avere ascoltato le segnalazioni presentate anche dall'associazione Verdi Navigli.

Cascina Monterobbio, un luogo da salvare

Pubblichiamo l'articolo di Emilia Franco apparso su Darsena - Zona 16 - Giornale dentro il Ticinese


LA "MONTEROBBIO" È DA SALVARE

L'antica cascina vera memoria storica della zona 16, è in degrado. Storia e decadimento di un monumento da non perdere.

Già citata nel censimento della popolazione della Barona a fine secolo XVI (Status Animarum 1597), la Cascina Monterobbio è una vera "memoria storica" in Zona 16. Costituiva coi suoi 410.000 mq, acquisiti nel 1959 dal Comune di Milano, l'area sulla quale è stato edificato il quartiere Sant'Ambrogio con le vie che lo delimitano. Ora il fondo residuo è di 95.000 mq. che il PRG destina ad "Area di salvaguardia ambientale" prescrivendo "...cautele idonee a tutelare le tipologie...tipiche del paesaggio lombardo, il rispetto della topografia ambientale e del paesaggio naturale". (art. 5 1 VG. PRG.). Benchè ancora abitata, è in stato di degrado, mentre potrebbe rivestire importanza di gran lunga maggiore, sia come complesso "storico" nel neocostruito quartiere Sant'Ambrogio, che per le qualità di coerenza e bellezza formale, tuttora rintracciabili da un occhio sensibile, malgrado le immondizie e le deturpanti "aggiunte" alla volumetria originale.

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