Expo 2015

«Un enorme Fuori Expo»

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Il Politecnico: L'esposizione del 2015 estesa a tutta la città. L'articolo è tratto da Cronaca Qui del 28 ottobre 2010

Un’Expo vista e vissuta non solo all'interno del polo fieristico di Rho-Pero ma anche in altri luoghi, dove, se possibile, siano promossi interventi ecosostenibili. Per intenderci: sulla stessa scia del Fuori salone del mobile, realizzare per tutta la Lombardia un gigantesco Fuori Expo che riutilizzi in modo sostenibile sia le risorse storiche e culturali già esistenti sul territorio che quelle che sorgeranno entro i prossimi cinque anni come serre e la collina realizzata con la terra dei cantieri.

"Cascine aperte" a Milano

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Oggi anteprima alla "Cuccagna”: Ventuno i siti da “gustare"


L'INIZIATIVA Domani eventi e visite guidate per scoprire un prezioso patrimonio urbano


L’articolo, di Silvia Legnani, è tratto da «Cronaca Qui» del 25 giugno 2010

«Nelle fattorie ospitalità per Expo»

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L'articolo è tratto da <<Il Corriere della Sera>> del 18 ottobre 2010


Il progetto 


Duecentosessanta cascine lombarde, a meno di un'ora di distanza dal sito Expo. Un tempo erano aziende agricole, oggi sono abbandonate. Quanto resisteranno prima di crollare o di essere trasformate in appartamenti? Quali esempi dell'architettura rurale lombarda se ne andranno con loro? Sono domande a cui un gruppo di circa cento persone fra imprenditori e proprietari delle cascine sta cercando di dare una risposta nuova. E il comitato «100 cascine per l'Expo», fondato due anni fa da Alessandro Belgiojoso insieme con altri professionisti.


Il comitato sogna che entro il 2015 questi edifici riaprano al pubblico come sedi di uffici o di agriturismi, o ancora come centri congressi o centri di formazione. Dall'esposizione non verrebbero i finanziamenti, ma «Expo ci aiuterebbe mandando le sue delegazioni a pernottare nelle nostre camere che garantirebbero prezzi competitivi», spiega Belgiojoso. Ad oggi sono gli edifici rurali già inseriti nel progetto: «E una forma di turismo, che darebbe prospettive più stabili all'imprenditoria agricola e più controllo contro le speculazioni». (g.m.f.)


A "Via col marmo" c'è tanta acqua passata

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Canotaggio, la rievocazione
L'articolo è tratto da <<Il Giorno>> del 10 maggio 2007



Si concluderà domenica alla Darsena di Milano, provenendo dal Naviglio Grande, la rievocazione degli antichi collegamenti fluviali con le rive del lago Maggiore, quando dal lontano 1300 i lenti e tozzi barconi trasportavano da Candoglia a Milano il pregiato marmo rosa per il Duomo. Poi 1'evoluzione dei tempi e dei mezzi di trasporto ha fatto cessare l'uso di questa via d'acqua, che da Castelletto Ticino attraverso il Naviglio Villoresi e il Naviglio Grande arrivava proprio nel centro di Milano, sulla quale si cimentarono poi negli anni trenta i canottieri ed i canoisti.

Intervento-mozione per la reale comprensione dei Navigli Milanesi

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Nei primi anni del 2000 gli abitanti dei Navigli (zone 5 e 6) hanno preso coscienza del degrado che minacciava (e ancora minaccia) questo suggestivo angolo di Milano, chiedendo in varie sedi l'istituzione di un OSSERVATORIO per monitorare i problemi da risolvere e i pregi da valorizzare.

Una proposta a Ferrè

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Questa lettera è stata pubblicato su <<Il Giorno>> del 12 gennaio 1998

La splendida mostra finalmente dedicate a Luca Beltrami, che ha dato a Milano la sua vita e vita suo genio, inventandone un'immagine consona ad un grande ruolo in Italia e in Europa, era stata giustamente prorogata di due mesi, pur se non adeguatamente pubblicizzata. La decisione è però rientrata «per motivi tecnici». In realtà si tratta di far spazio alle sfilate di moda di Gianfranco Ferrè, e alle rimostranze dei cittadini l'Ente Triennale di Milano risponde: «Carmina non dant panem».

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