Si è aperto oggi tra le critiche il cantiere di piazza Maggi, alla periferia sud di Milano. Qui nascerà  l'enorme struttura a tre livelli che i residenti già  definiscono 'il mostro'. I comitati di quartiere hanno manifestato contro l'avvio dei lavori, cercando di impedire il taglio degli alberi trentennali dell'area. La scelta di aprire il cantiere in agosto era chiaramente finalizzata a evitare il grosso della contestazione, alla fine il taglio è avvenuto lo stesso ma ci è voluto l'intervento delle forze dell'ordine: numerose e in assetto operativo, hanno allontanato i cittadini anche in malo modo (alcuni membri di Verdi Navigli Milanesi erano presenti).

Eliminata completamente la piazza, per passare a piedi da una parte all'altra bisognerà  percorrere lunghi sottopassi (ammesso che vengano realizzati). Oppure farsi investire da macchine e tir che arrivano a tutta velocità  sullo svincolo, dato che non vi saranno più i semafori. L'obiettivo del comune, infatti, è la solita 'fluidificazione del traffico', che sembra giustificare qualunque cosa.

Riportiamo gli articoli pubblicati nell'occasione dal Giorno e dal Corriere della Sera.