Il commento, apparso su <<Il Giorno>> del 20 aprile 2011 di Guido Bandera

SAREMO ancora un po' malati di provincialismo,  ma la verità sta da un'altra parte. La cultura a Milano sta rendendo moltissimo. Il museo del Novecento, criticato ingiustamente perché piccolo, si è rivelato un successo. Estetico e di pubblico. E adesso arriva anche il raddoppio degli spazi del museo archeologico, uno di quelli che i turisti conoscono di meno. Il design, la moda, i Saloni, sono il grande strumento con cui la città sta attirando visitatori.

Ma molto spesso le sue bellezze, la sua storia, restano meno conosciute. Non avremo le luci abbacinanti degli scavi antichi di Roma, ma anche Milano è una città carica di storia. E il suo sottosuolo è ricco di reperti antichissimi e bellissimi. Peccato non scoprirlo. Adesso il museo che li raccoglie, ingrandito e meglio organizzato potrà accogliere i visitatori in modo più dignitoso. Non si creeranno forse le code chilometriche che hanno segnato l'apertura degli spazi all'Arengario, diventato uno dei luoghi alla moda di Milano, ma è un bel segnale. E magari aiuta anche ad andare sulla strada auspicata dagli albergatori: più turisti in città e negli hotel, non solo uomini d'affari.