Questa è la lettera che abbiamo inviato al Sindaco di Milano in data 3 maggio 2020: una proposta per incentivare la circolazione dei mezzi pubblici nella Fase 2.

Oggetto: Prima riapertura attività di lavoro

Caro Sindaco,

a proposito di quanto sopra, mi sembra evidente che sarà dura riuscire a soddisfare senza rischi questi “primi” viaggiatori.

Il problema è che nei mezzi l’aria comunque circola raggiungendo rapidamente tutti gli utenti benché muniti di mascherine e guanti perché sia l’aria condizionata che quella dei finestrini tende a infilarsi negli occhi, nei distacchi delle mascherine, a depositare anche sui capelli eventuali patogeni ecc. Per cui la distanza non basterebbe alla salvaguardia.

Le ricordo che si potrebbero recuperare parecchi posti per i viaggiatori sui vaporetti, barconi e perfino zattere scoperte per scaricare il numero degli utenti dei mezzi stradali; in realtà utilizzare i Navigli almeno per le tratte di viaggio possibili, come d’altronde si è sempre ipotizzato, cooptando tutti i privati che possiedono mezzi per spostarsi sulle vie d’acqua.

E’ ovvio che l’aria non investe in modo preoccupante le stesse persone munite di protezioni perché circola in modo ben libero e non unidirezionato.

Grazie.

Cordiali saluti.

Emilia Franco