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La nuova scuola di Buccinasco: otto anni dopo apre il cantiere, ignorate le proposte dei cittadini

Inviato da redazione il 15 Settembre 2006 - 1:21pm
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Questioni del territorio

In luglio, dopo anni di attesa, è stata recintata l'area di via degli Alpini, nel comune di Buccinasco (Milano). Qui tra venti mesi, secondo i tempi di lavoro stimati, sorgerà una nuova scuola elementare che sostituirà quella del quartiere Robarello, non più adatta alle esigenze del comune.

La nuova scuola avrà una palestra utilizzabile in modo indipendente anche per attività di tipo pubblico (corsi, attività anziani...). Vi sarà un edificio commerciale di due piani alto 8 metri, in luogo dei 12 originariamente previsti. Tra scuola, edificio commerciale e civici 46 e 48 vi sarà una piazza, che i residenti attendono con ansia in quanto i civici in questione, abitati da oltre 140 famiglie, non dispongono di cortile o altro luogo di aggregazione.

Eppure non sarà facile usare la piazza per stare insieme. Essa verrà interamente piastrellata, scelta esteticamente brutta, già adottata per il centro commerciale limitrofo Naviglio Grande, e completamente non funzionale. Gli ampi spazi asfaltati privi di ostacoli sono un paradiso per le sgommate in motorino e il parcheggio selvaggio. D'estate le piastrelle, arroventate dal sole, rendono impossibile la sosta delle persone.

L'edificio commerciale invece è inutile: impedirà di vedere la strada dalle case e dalla piazza, nascondendo parte del campanile della chiesa, l'unico elemento interessante del paesaggio. Se verrà usato per negozi, qualcuno deve spiegare perché essi dovrebbero avere successo dato che contro l'Esselunga fanno già una gran fatica i negozianti insediati nel centro Naviglio Grande. Se lo stabile sarà usato per uffici non sarà di nessun aiuto alla vita del quartiere. L'unica cosa sicura è che in breve tempo sarà coperto di graffiti, e per gli spacciatori potrà costituire un utile riparo notturno dall'eventuale transito di pattuglie in via Alpini.

La piastrellatura e l'edificio commerciale sono stati contestati dai residenti in tutte le sedi: presso il sindaco, il consiglio comunale, l'ufficio tecnico del comune di Buccinasco e l'azienda appaltatrice dei lavori. Chi abita sul posto chiede una cosa semplice: al posto delle piastrelle mettere aiuole con erba e vialetti, panchine e lampioni. Ma finora nessuno ha alzato un dito. La società costruttrice si basa su un progetto approvato dal comune e lavora in base a quello, l'amministrazione comunale non mostra la volontà di aprire un tavolo per ottenere qualche variazione. E i cittadini che hanno seguito da vicino la questione hanno il sospetto di essere stati anche fuorviati con qualche espediente.

Sotto la piazza saranno realizzati oltre 100 box per metà interrati. Questo sarebbe il motivo, chiaramente inconsistente, per cui non si può mettere un po' d'erba nella piazza. Dal lato dei civici 46\48 la piazza sarà al livello del suolo, dal lato di via Alpini bisognerà salire circa un metro di gradini per accedere.

Un po' di storia
Il progetto nasce ufficialmente nel 1998, quando comune e società costruttrice si accordano per realizzare quegli stabili che sono oggi i numeri civici 46 e 48 di via degli Alpini. Costruirli comportava per il privato un debito, per oneri di urbanizzazione, di circa un miliardo e mezzo di lire. Il comune accettò di riceverli mediante realizzazione sul posto di una nuova scuola elementare, mentre la vicina elementare di Robarello sarebbe diventata una materna. Il costo per realizzare la scuola era però stimato in due miliardi, per cui il comune concesse al privato la possibilità di realizzare nuove opere nello stesso sito per generare gli oneri mancanti. Si aggiungono perciò al progetto l'edificio commerciale e i box.

Dal 2000 al 2003 vengono costruiti i palazzi e le famiglie entrano nelle case. Poi tutto si ferma, perché il progetto relativo alla scuola non è ancora definitivo. Deve passare in consiglio comunale.

Il sindaco Carbonera presentò il progetto ai cittadini in un incontro pubblico nell'aprile del 2004, su richiesta di un gruppo di residenti. Nessuno sapeva nulla dell'incontro fino a tre giorni dalla data prevista. Non lo sapeva nemmeno la segretaria del sindaco. Alla fine due miseri fogli di carta vennero appesi con il nastro adesivo ai portoni dei civici 46 e 48, annunciando l'appuntamento. Si cercò di far girare la voce, ma naturalmente la sera dell'incontro l'aula era mezza vuota.

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