La cascina Monterobbio si trova nei pressi del Quartiere S.Ambrogio 1°, in via San Paolino 5: è una delle poche cascine in discreto stato di manutenzione e costituisce una vera e propria "memoria storica" per i cittadini, non solo della Barona.
Compare già nel censimento del 1597. Comprendeva una vasta area di ca. 400 kmq e si estendeva a tutta la zona dove ora sorge il quartiere S. Ambrogio; l'ambiente originario attualmente ha perso le caratteristiche rurali, per assumere quelle tipiche della periferia.
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All'inizio del 1500 fu ceduta alle monache di Fonteggio, proprietarie del fondo agricolo detto "della Chiesa Rossa", che da tempo desideravano acquistare la Monterobbio: secondo la tradizione locale, sul posto sorgeva un bosco di querce sacro a Venere e Mercurio, teatro di sacrifici rituali pagani sin dai tempi dei Celti e degli Arcieri Iberici.
II nome stesso richiama il bosco sacro (Mons robur-monte quercia),che si estendeva sino a Santa Maria di Chiesa Rossa.
Nel passato è stata un convento agostiniano e chiesetta per gli abitanti della zona ed ha ospitato Napoleone Bonaparte.
Esiste traccia di una galleria sotto il Naviglio Pavese, che univa i due ordini monastici di Chiesa Rossa e Monterobbio, ora murata.
All'esterno una lapide ricorda il sacrificio di quattro partigiani, fucilati nei pressi della cascina, testimonianza di un ruolo svolto anche in tempi più recenti.
