Durante i restauri dell'Annunciata sono stati scoperti per caso degli affreschi del '500. L’articolo, di Chiara Gatti, è del 20 maggio 2004

SONO emersi, per miracolo, da stratificazioni d’intonaco vecchie di secoli. Prima il volto di Sant’Anna, affaticata dal parto, che accetta dalla levatrice un vassoio di bevande. Poi la silhouette di una Madonna bambina che, con la lunga treccia alla moda, s'incammina sulle scale del tempio. E, ancora, la posa spigliata di un evangelista, intento a scrivere, con un angioletto appoggiato alla spalla. Scoperte per caso nel corso dei restauri che, seguiti da Pinin Brambilla e Sandrina Bandera della Soprintendenza, interessano da mesi il convento dell'Annunciata ad Abbiategrasso, le Storie della Vergine, affrescate nell'abside della chiesa, hanno colto di sorpresa storici e restauratori.

Da una pulitura d'ordinaria amministrazione è affiorato un ciclo articolato e con esso la data e la firma di chi vi mise mano. «Nicola Mangone di Caravaggio, 1519» (si legge nell'iscrizione) fu il maestro cui i frati Minori Osservanti affidarono l'incarico di decorare un angolo del cenobio che Galeazzo Maria Sforza fece costruire nel 1466, a compi-mento di un voto di salvezza. Coordinato da Regione, Provincia e Università degli Studi, il ripristino del complesso, abbandonato dopo la soppressione del 1810, si concluderà nel 2005. L'idea è quella di far-ne un polo culturale per attività museali e universitarie.

Presentazione lavori: lunedì 24, ore 21 Castello Visconteo. Visite al convento: sabato 29, 14.30-19.30, su prenotazione 02.94692301.