"La forza di un mito in una favola moderna" è il motto di questo racconto breve di Milly Franco. Puoi leggerlo nel nostro sito oppure scaricarlo pronto per la stampa! La storia muove da un concorso fotografico dedicato alle vie d'acqua milanesi. La foto del Naviglio Grande portata dalla giovane Miriam mette scompiglio tra i giurati: sotto la superficie s'intravvedono dei volti umani!
L'esame dei negativi permette di scartare l'ipotesi che la piccola, o qualcuno più grande di lei, abbia manomesso l'immagine. L'eterogenea compagnia dei giurati, dove il presidente dell'associazione culturale siede a fianco dell'anziano professore, del politico e del giovane di belle speranze, deve scegliere se accettare o meno la strana fotografia. Ne nasce un dibattito che, con semplicità e competenza, conduce il lettore attraverso le varie epoche della storia milanese. Fino a ipotizzare che i primi abitanti del territorio siano stati non i mitici uomini del nord Europa, ma mille anni prima, il vicino popolo dei Liguri, provenienti dall'antico Egitto (forse anche precursori degli Etruschi)!
Il racconto si basa su un'approfondita analisi dei toponimi ancora oggi usati nel Nord Italia. Tutto è espresso in modo semplice, per non rischiare mai di annoiare il lettore. Per chi volesse approfondire, nel testo e in appendice sono indicati i riferimenti storiografici e bibliografici a dimostrazione della tesi.
Accadde a S. Cristoforo, una mattina di marzo, durante una gara tra pittori e fotografi per realizzare le più belle immagini di quel borgo sul Naviglio. La giornata, che alle sette del mattino si prometteva solare, s'abbuiò invece rapidamente verso le dieci, a causa di un venticello gelido che spingendo avanti cirri e cumuli, riportò il paesaggio al grigio stabile dell'inverno.
"Con questa luce che cambia, non è possibile fare un buon lavoro" si lamentarono i pittori, riponendo l'uno dopo l'altro tele e colori nelle cassette da campagna, e i fotografi sbucarono dai viottoli sbiechi, dalle corti, dai giardini dietro la chiesa e riattraversarono il ponte alla veneziana come un miniesercito in ritirata...
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