Eid-Olon - citazioni e bibliografia

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Citazioni e note bibliografiche

Interno131. Cascone, Bacchiega, Marelli, Recchi "La Milano della memoria. Zona 6", Comune di Milano, Assessorato al Decentramento, 2005:

Cascina Ranza - Quando durante una passeggiata, una ventina di anni fa, vidi per la prima volta questa cascina, sulla destra dell'ingresso si trovava una osteria, con un pergolato verde e riposante. Una volta entratovi, l'oste mi disse che il locale stava per chiudere i battenti, in quanto la cascina doveva essere demolita per far posto ad altre costruzioni. E così fu, pochi mesi dopo; ma il ricordo di quella breve visita è ancora nitido nella mia memoria.

2. L. Levi, M. Cavallarin, "Segni di Milano", ed. Gabriele Mazzotta per Provincia di Milano, Specchio d'Europa, 2001

3. Adolf von Hildebrand, "Il problema della Forma", T. E. A. Arte, Milano, 1996

4. Albert Hofmann, intervento al meeting "Fra illusione e realtà ", facoltà di psichiatria dell'Università di Zurigo, novembre 2004:

...Nel presente contesto, ci concentriamo sul senso della vista, perché il vedere è implicato nel senso religioso dell'immagine del mondo delle scienze naturali. La parola "visione" ha a che fare con il verbo vedere, in latino "videre"; e il suo medium, la luce, collega il vedere al concetto di illuminazione.

5. AA.VV., Bollettino di Paletnologia, Anno XIV, I/II Genn/Febbr. 1888 - Editore Luigi Battei, Parma. Dalla relazione del Sovrintendente Pompeo Castelfranco:

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6. Gianni Brera, "Milano e i monumenti", Il Giorno, 11 febbraio 1947:

Il Pudico Midland - Sulla rorida piana del Midland volitano come ombre i fenici e gli ebrei che vi anticiparono Roma verso le mitiche spiagge dell'ambra. Di passaggio, i più fantasiosi ebrei hanno battezzato Olan, Olona, il fiume che imboccavano per risalire dal Po.

...Il Midland ha questo nome perché giace tra due fiumi di acqua purissima, il Lambro e l'Olona. L'umida nebbia è connettivo cromatico di utilità non solo ottica. Terra pudica, madre Lombardia si affretta ad avvolgersi in quella non appena la spoglia il crudo inverno padano. L'Olona fornisce buona acqua da bere e lambisce, divisa, le mura della città.

Interno067. Fabrizio Cassinelli, "Da 500 anni s'affaccia alla finestra", L'Indipendente, Milano, 7 maggio 1995.



8. Kent Weeks "Ramesse il Grande Faraone" in: Discovery Channel, 29 marzo 2004.

9. Comitato SA.SB - Consiglio di Zona 6, "Storia o leggenda? Il ceppo racconta", Milano 2002.

10. M. Franco, G.M. Scarano, "Gran Pavese. L'oro di Milano", Circolo Culturale Verdi Navigli Milanesi e Comitato SA.SB, Milano 2004.

Interno html 52b3df5611. Pittore-poeta della Cascina Palazzo (Centro d'Arte):

"Immaginiamo
di essere già immersi nel mondo futuro
in un mondo città, dentro un'immensa città
di cose ruvide lisce aspre inaspettate
oscure, tra una natura estinta
tra foreste fiumi alberi sabbia cani
elefanti trote ricordo quasi infantile
favola favolosa incredibile
lontana e persa.
Immaginiamo la terra che naviga
nello spazio senza i tramonti rossi kitch
senza l'ovvietà delle onde del mare
senza bambini che giocano con i pesci rossi
e la magia sottile del fuoco di un camino
senza gli impala che danzano nella
savana, immaginiamo che non ci siano
più oggetti semplici da tenere
tra le mani e sentirne il freddo
o il tenero o il sangue.
Immaginiamo di non avere più ricordi
né foglie in cui nascondere il viso
né paure improvvise e improvvisi
torpori e turgori e suoni
lancinanti d'amore odio sesso
immaginiamo di dover ricominciare
daccapo a inventare un sogno
che sia futuro e passato, che venga
a noi da sommerse generazioni di sogni."

12. Feldkirch, "Verdi e sacre: variscite, eclogite e le altre 'pietre dell'Aldilà ' del neolitico", Hambourg, 1962.

13. Plutarco, "Iside e Osiride", Bompiani Editore, 2002.

Sull'origine del mito - Proprio come gli scienziati dicono che l'iride risulta dal fenomeno di riflessione del sole e deve le sue varie gradazioni di colore al nostro sguardo che si ritira dal sole e si volge alla nube, così parimenti il mito per noi di quaggiù non è altro che il riflesso di una verità superiore, che torce il pensiero umano in una direzione sensibile (traduzione Cilento).

Interno html 497251a1Immagine composita:
14a. Raffigurazione dell'Anima "Uccello-Ba" di Nefertari
. Da Tebe, Valle delle Regine.
14b. Canopo in forma di volatile
, da Dolciano, Museo Archeologico Etrusco di Chiusi. Terracotta e lamina bronzea.



15a. Il celebre "biscione" milanese deriva probabilmente da un antichissimo simbolo dell'Olona, inciso su pietre già in epoca celtica.

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15b. "Un serpe d'acqua ingoia un fanciullo", da San Primo, Archivio di Stato di Milano, N.B.A. della Lombardia 2001-2002. Ricerche: Ceresa Mori, Consonni, Salsarola
Interno0715c. Fontana-lavatoio di fonte risorgiva, con protome serpentina che ingoia un bambino (simbolo visconteo)
. Milano, via Merula n. 2, ex complesso Corio-Durini-Beltrami.


16. Fiorello Cortiana, Mariella Borasio "Atti del Convegno: Milano Città d'Acqua", Assessorato Ecologia Comune di Milano, 1989.

17. Nicolas Grimal, "Storia dell'antico Egitto", in: Storia Universale, Ed. G. Laterza & C. / RCS Quotidiani SpA - Corsera, 2004.

18. Matthiae, Levi, Bresciani, Pellizzari, Giorcelli, "Dalla Preistoria all'antico Egitto", Ed. De Agostini, UTET SpA / La Biblioteca di Repubblica, 2004.

19. Pierre Hadot, "Le voile d'Isis. Essai sur l'histoire de l'idèe de Nature», Gallimard, 2004.

La natura ama nascondersi - Dice Eraclito: non intendono gli uomini questo discorso, che è sempre, né prima di udirlo, né quando una volta hanno udito! ma agli uomini sfugge quello che fanno da svegli, e di quanto fanno dormendo non hanno ricordo.

20. Pietro Citati, "Quando la natura si nasconde", La Repubblica, 9 febbraio 2006:

! Forse non possiamo conoscere la storia di un popolo, o di una guerra, o di una civiltà, ma seguire le vicende di una parola o di un'idea o di un'immagine. Guardando questa immagine come attraverso il buco di una serratura, abbiamo l'intuizione, il profumo e il sapore di ciò che è avvenuto! La Natura è soprattutto segreto: una serie di enigmi, misteri, virtualità e possibilità, accanto ai quali viviamo senza conoscerli. Questi segreti possono abitare nel profondo: Democrito diceva che la verità è immersa in un pozzo. Oppure sono nascosti da un velo, o da molteplici, lunghissimi veli colorati. La Natura li immagina e li tesse per gioco, sedotta dalla propria immaginazione: pensa soltanto ad inscenare uno spettacolo; ma, per noi, quei bellissimi veli celano, come diceva un libro arabo attribuito ad Aristotele, Secretum secretorum, il Segreto dei Segreti! la vera rivelazione viene soltanto da Lei, la Nascosta, quando e come noi ignoriamo! Qualsiasi ricerca intraprendiamo, conosciamo soltanto veli. Dobbiamo guardarli a lungo! rifletterli nei nostri occhi e nei nostri specchi: fino a quando comprenderemo che tutti i misteri sono visibili, come il filo d'erba che rivelava al pittore giapponese le forme della natura.

21. Fermo Reggiani / Don Giuseppe Triulzi, "La Chiesa di San Cristoforo e il Naviglio Grande", Rozzano (Mi), 1990.

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