La scuola fantasma e la non-piazza a Buccinasco (terza parte)

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Alcuni mesi dopo il passaggio in commissione, il 16 maggio 2005 arrivò il risultato a quel punto ovvio: il progetto della cosiddetta 'area D5/8' venne approvato dal consiglio comunale così com'era. Dopo la votazione, cui abbiamo assistito, il presidente del consiglio Gibertini disse soddisfatto che il progetto era "finalmente" definitivo. Il consigliere di opposizione Luigi Iocca spiegò, in una pausa del consiglio, di non aver saputo nulla della proposta (protocollata con mesi di anticipo, proprio all'attenzione di Gibertini, affinché i consiglieri avessero tempo di vederla) finché non giunse in commissione per il voto. Nessuno dei firmatari era stato avvertito, perciò nessuno poté spiegare niente ai membri della commissione di maggioranza e opposizione.

Da questi episodi, più altri su cui sorvoliamo, capiamo che la possibilità  di discutere il progetto nel merito in realtà  non vi è mai stata. Nonostante si invitasse pubblicamente a presentare osservazioni e proposte, di fatto l'amministrazione - speriamo inconsapevolmente - ha fatto solo perdere tanto tempo a tutti.

A progetto approvato, comunque, dovrebbero almeno iniziare i lavori. Invece no: prima (fine 2005) a chi chiede informazioni viene detto che non è bene aprire un cantiere con l'inverno in arrivo, poi (inizio 2006) viene detto che l'ASL ha qualcosa da dire per cui non si può ancora cominciare. A luglio 2006, a otto anni dal primo accordo tra comune e costruttore, l'area viene recintata e... tutti vanno in vacanza.

A settembre, in questi giorni, sono finalmente iniziati i lavori. Come detto nella prima parte di questo dossier sono previsti circa 20 mesi di cantiere, che facilmente diverranno 2 anni a causa di maltempo, gelate, qualunque altro tipo di imprevisti che facciano perdere giornate di lavoro. Ci  sarebbe perciò ancora tutto il tempo per l'amministrazione di sedersi a un tavolo con l'impresa costruttrice e con i cittadini, apportando i cambiamenti necessari al progetto per realizzare un luogo davvero fruibile per i residenti. Lo stesso risultato che l'amministrazione sostiene di aver raggiunto al confine con Assago. Là , dove gli interessi sono ben maggiori, il tempo e la voglia si sono trovati.