L'ultimo saluto a Melloni il «re» dei Remainders

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L'addio al «padre» dei libri a metà prezzo. Ne parla Armando Torno in un articolo sul Corriere della Sera del 13 maggio 2009.

È morto domenica pomeriggio a Milano Biagio Melloni, il fondatore dei Remainders in Italia. I funerali si sono svolti, in forma privata, ieri mattina. C'erano la moglie Ester, le figlie Maria, Luisa e Fernanda e i loro familiari. Con lui era nato a Cento, il 2 novembre 1918. Milano perde un protagonista della stagione culturale dei giorni del miracolo economico.

La sua idea di vendere volumi nuovi a metà prezzo, rilevandoli dalle giacenze degli editori, cominciò con un catalogo intitolato «Il circolo del libro» nel 1961. Arrivò a possedere, su tutto il territorio italiano, una trentina di librerie che gestiva personalmente e almeno duecento che vendevano in esclusiva le immense quantità di libri che aveva acquistato da grandi e piccoli editori, arrivando sovente a scontri con Giangiacomo Feltrinelli, Arnoldo Mondadori e Angelo Rizzoli. L'ultimo suo negozio in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, in faccia al Biffi e gestito dal «caro» Renato Zanganelli, ha chiuso il 30 aprile 2005. Qualche giorno prima di ricevere la targa di bottega storica e troppi giorni dopo aver chiesto invano al Comune condizioni decenti per l'affitto. Di quel magico luogo non c'è più traccia, anche se era diventato un caso nazionale la vendita, ogni fine estate, al 75% di sconto.

Biagio Melloni era celebre anche per il suo magazzino di Gaggiano, dove aveva raccolto milioni di volumi pubblicati dagli anni '30 agli '80. Partigiano nelle Brigate Garibaldi con il nome di Oreste (fu decorato), aiutò poi i familiari dei fascisti in difficoltà. Diresse le edizioni Accademia e creò le «Letterature del mondo» in 56 volumi, un'opera unica non soltanto in Italia. Gli capitò - ricorda Renato Zanganelli - di «vedere un cliente che stava rubando un libro mentre si spegnevano le luci della libreria». Non lo fermò, non fece scenate e sussurrò allo stesso Renato: «Lo sta prendendo al buio, non è proprio un ladro; lascialo fare». Era fatto così. Rivoluzionario, anticonformista, incredibile, unico.

Creò le «Letterature del mondo» in 56 volumi, la più grande collana che l'Italia abbia avuto. Santa Caterina disse che alla fine della vita saremo giudicati per l'amore che abbiamo dato. Se è così, l'anima di Biagio - che ha amato come nessun altro i libri - splenderà nell'eterno più alto.

Armando Torno