Nei cantieri dell'ex ducato di Milano

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 L'appuntamento
Dal 23 al 26 settembre una serie di convegni e visite sullo stato di salute dei luoghi emblematici della Lombardia del '400 e '500
L’articolo tratto da «Il Giornale» del 24 settembre 2009 è di Filippo Rizzi


Le antiche vestigia del glorioso ducato di Milano, prima dei Visconti, poi degli Sforza, e infine della antica domi-nazione spagnola, immortalata nelle pagine dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni torna a rivivere e a parlare di sé. Come? Attraverso l'iniziativa e il progetto Milano nei cantieri dell'arte sorto per recuperare i più importanti siti artistici, nella maggioranza dei casi delle "fabriche del'400 e '500 ma anche dei siti religiosi presenti lungo l'ex-ducato da Milano, Bergamo fino a Monza e Lodi.


Per quattro giorni dal 23 settembre fino al 26 settembre sono in programma visite ai cantieri, castelli, chiese, monasteri ma anche convegni organizzati ad hoc per presentare lo stato di salute dei monumenti lombardi. Un appuntamento, quello di fine settembre, atto a celebrare la grandezza del ducato meneghino ma anche a sensibilizzare l'opinione pubblica a recuperare tanti monumenti chiese dimenticati e a volte ri-mossi dalla coscienza comune. Non a caso a promuovere questo progetto che si chiuderà - quasi in una parabola ideale di sette anni (2009-2015) per l'Expo del 2015 sono le soprintendenze dei beni culturali del principali città lombarde, la Camera di Commercio di Milano, l'Assimpredil (associazione delle imprese edili e complementari delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza). La quattro giorni di studio di quest'anno sarà dedicata al periodo del '400-500 per poi snodarsi nei prossimi anni fino al Novecento e al recupero dei siti industriali della vecchia Milano. La quattro giorni di studio si svolgerà in contemporanea con le Giornate Europee del Patrimonio e sarà prevista la visita ad alcuni alcuni cantieri di restauro a Vigevano, Morimondo, Monza e Lodi.



Obbiettivo dichiarato è quello di valorizzare le potenzialità di Milano come città d'arte e del suo territorio circostante ma anche promuovere il consolidamento statico di edifici storici. «Lo scopo principale è quello di mettere in evidenza - argomenta il sovrintendente dei beni architettonici e per il paesaggio di Milano, l'architetto Libero Corrieri - il valore del "restauro" come elemento traghettatore dal valore culturale al mondo del lavoro evitando aspetti di esclusivo carrattere intellettuale».


Venerdì 24 settembre a Milano nella s Conferenze della Provincia di Milano Meravigli, 9/b) si terrà un convegno che permetterà di fare il quadro sullo stato di salute di molti beni artistici del territorio. Una giornata di studio che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Claudio de Albertis presidente di Assimpredil, Sandrina Bandera, soprintendente di Brera e di Alberto Artioli, soprintendente per i beni architettonici di Milano. «Questi appuntamenti annuali rappresentano - osserva l'ingegnere di Assimpredil, Massimiliano De Adamich - un'occasione per fare il punto sullo stai di salute di molti monumenti ma anche a traverso visite guidate proprio da chi ha diretto i cantieri per conoscere nel profondo dei veri gioielli d'arte sconosciuti ai più».

Il 25 settembre il conclave di esperti, costruttori, architetti, critici d'arte e ingegneri si trasferirà a Monza per mettere a fuoco l'esempio della capitale della Brianza per il recupero dei suoi beni artistici. L'ultimo giorno il 26 sarà invece dedicato alla città di Lodi. (L'anno prossimo verrà preso in esame il periodo che va dal Seicento al Settecento). «Ogni anno diventa l'occasione per conoscere qualcosa di più della bellezza di questo territorio - è la riflessione di De Amicis - ma soprattutto mettere sul tavolo quello che si è fatto negli ultimi dieci anni e quello che si deve ancora fare per salvaguardare anche per le generazioni future questo patrimonio di inestimabile valore».

Percorsi ed eventi pensati per l'Expo
Un appuntamento di quattro giorni con percorsi ed eventi per riscoprire il Ducato di Milano. E la prospettiva scelta dagli organizzatori dell'iniziativa Milano nei cantieri dell'arte. In programma ci sono - infatti - visite al Castello sforzesco di Milano, a quello di Vigevano e al Monastero di Morimondo. «Il bello di queste visite è che diventa un'occasione – sottolinea l'ingegnere Massimiliano De Adamich - per conoscere da vicino e con un occhio meno profano del solito lo stato di salute di molti cantieri e comprendere attraverso delle spiegazioni tecniche come sono sopravvissuti fino ad oggi questi monumenti».

L'augurio di Adamich è che si possa non solo recuperare - nell'arco dei prossimi sette anni in vista dell'Expo 2015 - anche monumenti meno conosciuti dal grande pubblico . «Ci sono pievi, fabbriche dismesse e tanti altri siti collocati lungo le nostre provincie - osserva - che meritano una salvaguardia e un occhio di riguardo come i più noti e simbolici monumenti di Milano e del suo hinterland». Un appuntamento quello dei prossimi giorni che radunerà in conclave il miglior think thank e intelighentia di professionisti in questo campo dai costruttori, agli architetti a ai critici d'arte ai sovrintendenti per non solo fare il punto della situazione ma anche per catalogare l'immenso patrimonio artistico della Lombardia e fare il punto sul restauro conservativo di molti siti.
(Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.milanoneicantieridellarte.it).