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Spunta un cavaliere di 2.400 anni fa

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A Brescia il ritrovamento avvenuto per caso di nuovi, sorprendenti dipinti rupestri: il ricercatore, un archeologo danese, aveva smarrito il sentiero. L'articolo, di Giuseppe Spatola, è tratto dal Corriere della Sera del 31.10.09.

CAPO DI PONTE (Brescia) - Quando Bjarne Stig Hansen, archeologo danese, si è avventurato lungo le gole di Paspardo, tra i boschi millenari della Vallecamonica, non avrebbe mai pensato di fare una delle più importanti scoperte degli ultimi 30 anni. Il 20 maggio scorso si era messo in marcia per cercare nuove incisioni rupestri: zaino in spalla e cane al guinzaglio salendo in cima al canyon che spacca in due la valle arrivando a tuffarsi nell'Oglio. Chilometri macinati a piedi fino a perdere il sentiero maestro.

E' così che Hansen si è imbattuto nel «cavaliere rosso», il primo di una serie di dipinti rupestri che danno una svolta alle ricerche del Dipartimento camuno che studia le incisioni. Una scoperta eccezionale, nell'anno del centenario dei primi ritrovamenti in Valcamonica, che verrà presentata al pubblico domani pomeriggio nel corso del simposio internazionale a Capo di Ponte. Sottolinea Umberto Sansoni, direttore del centro studi: «Abbiamo ritrovato quattro dipinti in rosso, fra cui si distinguono 3 cavalieri, un grosso volto e una sagoma antropomorfa in bianco. Tutte le immagini sono poste su un'unica placca di arenaria, in un punto particolarmente scosceso, di difficile accesso. sul lato destro della forra del torrente Re di Tredenus».