Il fiume Olona non si nasconde più, diventa un film

Versione stampabileSegnala a un amico
Categorie: 

Varese
Le sue acque, un tempo tra le più inquinate d'Italia, sono tornate limpide. Ciak su storia, arte e natura

L'articolo e' di Elena Raffo

OLGIATE OLONA (Varese) — «Lungo il fiume». E il titolo di un film che, dalle sorgenti dell'Olona, attraverso le vicissitudini del giovane protagonista del racconto, un cartografo del '600, magicamente proiettato nel 2009, andrà alla scoperta di itinerari, scorci e luoghi osservando le trasformazioni nel tempo. «L'idea — dice il regista e autore della storia Franco Caminiti, 57 anni — è quella di realizzare una pellicola che illustri in modo piacevole e gradevole le bellezze della Valle Olona e delle sue acque, per anni tra le più inquinate del pianeta , oggi tornate limpide e pulite».
Il progetto che ha il duplice scopo di far capire al pubblico che la Lombardia è ricca di luoghi interessanti e che la modernità, se usata con criterio, non deturpa il paesaggio ma lo può anche valorizzare, ha già ottenuto il patrocinio del Consorzio del fiume e di una ventina di comuni, tra questi Castiglio
ne Olona, Olgiate Olona, Fagnano, Vedano, Gorla Maggiore e Legnano, pronti a dare agli attori supporto logistico e sostegno culturale. Il primo ciak di questo lungometraggio di genere storico -fantasy-documentaristico, interamente finanziato da ditte e sponsor privati, è previsto all'inizio dell'anno prossimo.

«Il film — spiega il regista — è ambientato inizialmente nel 1608. Fu proprio in quell'anno che nacque infatti il Consorzio del fiume. Daremo lettura dei verbali originali con cui si costituì e cominciò a svilupparsi l'interesse per la cartografia. E da queste mosse partirà la storia che poi si sposta ai nostri giorni».
Vagando da un paese all'altro, da una città all'altra, mastro Guido osserverà, scendendo a valle, gli affreschi di Masolino da Panicale, i magnifici esempi di archeologia industriale, le dimore storiche, la seicentesca Villa Gonzaga, i saloni liberty dei municipi e i cascinali seminascosti tra il verde della brughiera.
«Ci è piaciuta l'idea — dice Giorgio Volpi sindaco di Olgiate Olona — di rimettere il fiume al centro della vita dei nostri comuni, come lo era negli antichi borghi. Per anni infatti quando le acque erano sporche e puzzolenti si è cercato di nasconderlo, di minimizzarlo. Ora finalmente l'Olona torna ad essere il luogo della vita e del lavoro».