Mancata tutela del sito archeologico virtuale di Villa Ranza

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Riportiamo la lettera spedita in data 13 dicembre 2001 a vari sovrintendenti di Milano da parte dei consiglieri delle zone 5 e 6 affinché venga ripristinato il sito archeologico di Via Filippo da Liscate.


Milano, 13/12/01
AL SOVRINTENDENTE ARCHEOLOGICO PER LA LOMBARDIA A. M. ARDOVINO
Via De Amicis n° 11
20123 MILANO


ALLA SOVRINTENDENTE PER IL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO E DEMOETNOANTROPOLOGICO DR. CATERINA BON VALSASSINA
Via Brera n° 28
20121 MILANO


ALLA SOVRINTENDENTE PER I BENI
ARCHITETTONICI E IL PAESAGGIO
DR. CARLA DI FRANCESCO
Piazza Duomo n° 14
MILANO


e per conoscenza:
- AL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI - ROMA
- ALLA FONDAZIONE ATTILIO E TERESA CASSONI - via E. Ponti n° 25 - MILANO
- AL COMUNE DI MILANO
- ALLA CORTE DEI CONTI SEZ. LOMBARDIA - via Marina n° 5 - MILANO
- ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO
- AI PRINCIPALI QUOTIDIANI MILANESI
Oggetto: mancata tutela sito archeologico virtuale vie F. da Liscate-Svevo-Ponti/p.zza Bilbao (Barona-Moncucco, Milano)

Gent.mo Sovrintendente,
il 21/09/00 comparve sul quotidiano La Repubblica una Sua risposta alle sollecitazioni dei cittadini, affinché venisse ripristinato il sito di via F. da Liscate, oggetto di ritrovamenti archeologici dell'età del bronzo, oggi custoditi presso i Civici Musei del Castello - sito eliminato durante i lavori del villaggio universitario IULM.

Il rettore PUGLISI dell'Università IULM ci informò che non poteva intervenire - pur apprezzando la nostra azione - in quanto CHI ERA RESPONSABILE DELLA TUTELA NON SI ERA FATTO VIVO IN ALCUN MODO, nonostante fosse stato avvertito.
In ogni caso Ella motivò il mancato intervento con la segnalazione tardiva e da ciò supponiamo che Ella fosse all'oscuro dell'importanza del luogo indicato. Aggiunse che il primo nucleo di Celti fondò Milano in via Meravigli nel V secolo a.C., cioè ben mille anni dopo l'età del sito "dismesso" (Cascina Ranza di via F. da Liscate).

Pertanto Le riassumiamo qui di seguito le ragioni per cui noi riteniamo che Ella stia eludendo il Suo dovere di tutela archeologica del sito, oggi, ahimè, solo virtuale, grazie a una decennale ignoranza del problema, e altresì interessato da ulteriori costruzioni non vigilate (PROGETTO A&T. CASSONI) già in fase esecutiva da tre settimane.
1) Via Meravigli è solo il punto centrale del percorso rettilineo detto anche "cardine della città antica", che partendo dalla via Barona - per millenni punto d'ingresso della città - e passando per la via F. da Liscate, include la via Arena sede di codesta Sovrintendenza, Cordusio (Meravigli), S. Margherita, v. Manzoni, Stazione Centrale - punto d'uscita dalla città a nord.
Ne consegue che le vie in oggetto erano la zona interessata dalla strada, mercantile /cardinale della città per svariati millenni percorsa da mercanti e pellegrini europei.

2) Considerata l'abitudine imprescindibile dei popoli antichi, di seppellire lungo le vie d'accesso alla città, non si vede perche Milano avrebbe dovuto fare eccezione. In particolare piazza Bilbao sede della Chiesa SS. Nazario e Celso, area sottoposta in questi giorni a lavori incontrollati di sbancamento!

3) Non possiamo credere che i Celti del V sec. a. C. debbano essere considerati interessanti ai fini della tutela archeologica, mentre gli eventuali Celtiberi dei secoli precedenti, stanziati più a sud di Cordusio e precisamente nel luogo oggi interessato dai progetti IULM e CASSONI, dove come RIPETIAMO, sono stati trovati gli arredi in bronzo di una tomba a incinerazione con pezzi ornali ed eclogite votiva (relazioni CASTELFRANCO, PIGORINI, STROBEL), non siano ritenuti degni di tutela.

4) La ricerca archeologica con l'esegesi di testi e reperti può costituire un patrimonio di particolare valore, anche economico, che non deve essere sottratto alla disponibilità (qualora in futuro se ne realizzi l'esigenza, specie nell'ottica di nuovi assetti europei), dei cittadini.

Proponiamo pertanto che venga nominato uno "staff" di tutela composto da un responsabile per ogni ufficio di sovrintendenza interessata al fine di assicurare una vigile presenza presso tutti i lavori del territorio che comportino lo sbancamento del suolo - gli scavi 1887/88 recuperarono il corredo già a 1,50 m di profondità - almeno lungo il suddetto "cardine della città antica" rintracciabile fino al Castello di Buccinasco, già vincolato quale monumento storico (L. 1089/39).
Quanto sopra attiene la corretta linea "di tutela" sia nel merito che anche e soprattutto nel METODO, e non certo la speranza di trovare "tesori sepolti" che non ci interessano.
In attesa di sollecito cortese riscontro, ci è gradita l'occasione per porgere i migliori saluti.
Emilia FRANCO
Giuseppe SCARANO - Consigliere Zona 5
Rita C. MONFREDI - Consigliere Zona 6

Milano, 16 gennaio 2002


Al Settore Musei e Mostre
Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche Castello Sforzesco
Piazza Castello
20121 - Milano


Gentile Signora Emilia FRANCO
Via F. Santi, 8 20143 - Milano


Egregio Signor
Giuseppe SCARANO Consigliere Zona 5 Via Renzo e Lucia, 12 20142 - Milano


Gentile Signora Rita C. MONFREDI Consigliere Zona 6 Via F. Santi, 8 20143 - Milano


OGGETTO: mancata tutela sito archeologico virtuale. Via F. Da Liscate Svevo - Ponti P.zza Bilbao. (Barona - Moncucco - Milano).


All'Ufficio Tutela Diritti del Cittadino è pervenuta, da parte dei cittadini in indirizzo la nota 13.12.2001 in ordine all'argomento in oggetto.


Atteso che il problema dovrebbe rientrare nell'ambito di Vostra competenza si trasmette la succitata nota con preghiera di voler cortesemente esaminare quanto in atti, se possibile e per maggiori dettagli informativi, in eventuale contatto con la parte richiedente e di voler adottare gli opportuni provvedimenti per esaudire, ove ritenuto e consentito, la richiesta del cittadino.


Si prega infine, a procedura conclusa, di voler riferire in merito direttamente all'interessato portando a conoscenza lo scrivente Ufficio citando il numero di protocollo di questi atti.


Si ringrazia e si porgono distinti saluti.


IL DIRETTORE DI SETTORE
Dr. Sergio COLUMBO

Milano, 16 gennaio 2002


 


RACCOLTE ARCHEOLOGICHE E NUMISMATICHE


Museo Archeologico


Castello sforzesco


Piazza Castello


20121 Milano


 


Dott. Sergio Colombo


Direttore del Settore


Gentile Sig.ra Emilia FRANCO


Egr. Sig. Giuseppe SCARANO


Gentile Sig.ra Rita C. MONFREDI


Oggetto: mancata tutela sito archeologico virtuale


Si comunica che il problema non rientra nell'ambito di nostra competenza. Le Civiche Raccolte Archeologiche sono struttura finalizzata alla conservazione e all'ostensione dei reperti archeologici e solo episodicamente ricevono in deposito temporaneo dalla Soprintendenza Statale materiali recuperati sul territorio. Depositi negli ultimi decenni quasi interrotti.


I compiti di tutela. in base alle agenti leggi, spettano esclusivamente alla Soprintendenza Statale per i Beni Archeologici (via De Amicis 11, 20123 MILANO), che li gestisce con propri fondi, con proprio personale e che non é tenuta neppure a comunicare gli interventi a questo ufficio (come in effetti avviene).


Questo ufficio quindi deve limitarsi alla adeguata conservazione ed eventuale ostensione dei materiali in deposito provvisorio e non può intervenire in alcun modo sul territorio, in particolare per interventi di notifica o vincolo, che sono rimasti prerogativa esclusiva degli organi dello Stato anche nella nuova legislazione sui Beni Culturali


Cordiali saluti


Ermanno A. Arslana