Il Codice da Vinci

Gatto in Codice da Vinci

Due interpretazioni in Codice da Vinci dell'ambiente circostante

Il sorriso dell'onda

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Quel labile segno di comunicazione tra la natura e l'uomo

Ragazza che fa la calza

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La versione che Giovanni Segantini ci dà sul Codice da Vinci è estremamente raffinata e rarefatta, quasi sempre riguarda ritratti e autoritratti sull'erba, altre volte come in questo caso di Ragazza che fa la calza, custodita nella Kunsthaus di Zurigo, ci offre visioni compendiarie in varie direzioni spaziali.

Il Cenacolo di Leonardo

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Almeno tre livelli di lettura nell'Ultima Cena di S. Maria delle Grazie (Milano)


Il Cenacolo di Leonardo nel refettorio delle Grazie, presenta, se analizzato nel Codice da Vinci, un'incredibile complessità che però va inquadrata nella sua epoca, quando la segretezza nelle faccende di Stato era questione di vita o di morte, cioè assolutamente vitale e proritaria.

Arcadia

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arcadia


 


Il vulcano su Venere

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Nell'immagine di un vulcano su Venere, inviata dalla Sonda Magellano, possiamo scorgere un'infinità di spunti che suggeriscono al nostro occhio e al nostro cervello espressioni comunicative.

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L'infanzia misteriosa secondo Matisse

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Henry Matisse dipinge a metà Novecento questo Il silenzio abitato delle case dando un maggior senso di vita e realtà alle figure curiose dietro i vetri della cameretta, dove il bambino legge con sua madre in una immobile dimensione e "fuor di scena" (alcune linee evidenziate in rosso).


 


 

I fiori del primo Picasso

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Dieci anni prima di elaborare con Matisse le teorie della pittura cubista, Picasso dipinge questo semplice vaso di fiori che, pur rispettando la tradizione figurativa, mostra una profonda conoscenza del Codice da Vinci: le immagini appaiono come "ritagliate" nello spazio dalle stesse fronde e foglie, con sovrana no chalance.



 

La materia secondo Boccioni

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Umberto Boccioni realizza attorno al 1912 una serie di tele tese ad analizzare le caratteristiche dinamiche dei vari fenomeni. In questo Materia il rincorrersi di lame di luce tende a suggerire contemporaneamente il movimento e la forza pesante della massa inerte.


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