Tesori alla Cascina Sant’Ambrogio. Scoperto un affresco del Trecento

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Via al restauro della struttura nel Parco agricolo sud
L’articolo è tratto da «Il Giorno» del 6 luglio 2014

Una cascina di proprietà comunale che conserva le antiche strutture di una chiesa romanica e custodisce tuttora le tracce di un affresco del Trecento nell’abside – un’inedita «Incoronazione della Vergine tra angeli e santi» – oltre a un’epigrafe di età romana: un complesso di grande interesse storico, artistico e archeologico, la cui origine ecclesiale, risalente alle monache del monastero benedettino di Santa Radegonda fuggite alle devastazioni del Barbarossa nel 1162, fu testimoniata anche da Carlo Borromeo durante le visite pastorali del 1566.

Con una delibera di Giunta approvata venerdì, la cascina Sant'Ambrogio alla Cavriana nel parco Agricolo Sud è stata concessa in uso gratuito per tre anni dal Comune all'associazione CasciNet, fondata dalla famiglia affittuaria dell'edificio fin dal 1911 con il coinvolgimento di un'ampia rete di cittadini e di soggetti no profit.
L’associazione, che riunisce persone con competenze diversificate (laureati in agraria, scienze alimentari, economia per la cooperazione e lo sviluppo, architettura, operatori dello spettacolo e dell'arte), si farà parte attiva, senza oneri per l'amministrazione comunale, per realizzare interventi di recupero, salvaguardia e valorizzazione della cascina per finalità socio culturali e di fruizione pubblica, anche in vista di Expo. 

Un percorso che dovrà essere concordato dalle Soprintendenze e svolto in coerenza con l'ambito del parco Agricolo Sud. CasciNet vuole inoltre dedicarsi all'organizzazione di attività aperte alla città, dove i valori della storia e della tradizione si legano ai temi della sostenibilità ambientale, della socialità, dell'innovazione: dagli orti condivisi alla creazione di un'azienda agricola partecipata sul modello della «fattoria didattica», dai laboratori per bambini e studenti agli spettacoli all'aperto e alle feste agricole stagionali, dall'offerta di spazi per creativi e makers ai servizi di «camping artistico» e di street food.
E ancora: dall'ospitalità e dal sostegno a gruppi di scout e a giovani con autismo o sindrome di Asperger alle attività educative per minori stranieri non accompagnati. Saranno realizzate opere di abbattimento delle barriere architettoniche. E prevista la presentazione di un progetto restauro dei dipinti murali e dell'epigrafe tardo antica in pietra da sottoporre alle Soprintendenze.

Dopo le recenti scoperte, in primis l'antica facciata della chiesa romanica successivamente inglobata dalla struttura cascina-le, l'associazione potrà eseguire ulteriori approfondimenti di ricerca storica e archeologica. «Un provvedimento importante del Comune per la tutela e il recupero di una cascina unica nella nostra città, un piccolo gioiello di storia, arte, cultura e natura che merita di essere visto e vissuto da un numero sempre maggiore di milanesi e turisti, anche in vista di Expo. Un altro tassello nel percorso di valorizzazione delle realtà agricole dell'area metropolitana, fondato sul principio dell'aggiungere metri quadrati preziosi di suolo all'agricoltura», dice la vicesindaco con delega a Urbanistica e Agricoltura Ada Lucia De Cesaris.