Il Cenacolo di Leonardo

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Almeno tre livelli di lettura nell'Ultima Cena di S. Maria delle Grazie (Milano)


Il Cenacolo di Leonardo nel refettorio delle Grazie, presenta, se analizzato nel Codice da Vinci, un'incredibile complessità che però va inquadrata nella sua epoca, quando la segretezza nelle faccende di Stato era questione di vita o di morte, cioè assolutamente vitale e proritaria.

Del primo livello "visuale", religioso e compositivo, si è detto è detto e scritto più che su ogni altro argomento di arte. Permane il puerile ma diffusissimo equivoco della tecnica pittorica che sarebbe "insicura" e "insufficiente".


Ma ciò è legato alla non conoscenza degli obiettivi reali di Leonardo quale stratega militare segreto di Ludovico Sforza. Infatti, le particolari vernici utilizzate riflettevano diversamente la luce a seconda dell'angolo di incidenza e quindi della posizione di chi guardava, consentendo molteplici livelli comunicativi che rispondevano a effetti e obiettivi voluti.
Ludovico il Moro sente vacillare il suo potere. Il suo ducato non è più così saldamente al sicuro dagli attacchi che si profilano da parte di nemici sia al di qua che al di là delle Alpi. Potremmo anzi dire che il pericolo, specie in termini di alleanze, veniva da tutti i punti cardinali.
I ritratti segreti che Leonardo esegue nella sua tecnica specialissima sono mirati a una conta effettiva degli amici e dei nemici, ma forse si tratta anche di far venire allo scoperto gli ondivaghi e i possibili traditori.
Oggi non è possibile capire il significato di alcuni ritratti dalla doppia posizione ovvero rivolte verso il Cristo o nel verso contrario, o in parallelo.

Quindi i livelli comunicativi sarebbero almeno tre.
Il livello visibile da tutti;
il livello subliminale relativo alle passioni e ai sentimenti, di cui si è già parlato ne Il canto dell'Ombra;
Il terzo livello, della realtà segreta, strategica e militare di cui abbiamo sopra detto.


L'"orizzontale segreto" di Leonardo consiste nel porre appunto in linea orizzontale anzichè verticale le immagini criptiche: un esempio molto chiaro è nel quadro S. Anna, la Madonna e il Bambino con l'agnello (Parigi, Louvre), dove appaiono alcuni stupendi sorrisi  sulla cerchia di montagne in lontananza.


     


Esaminiamo quindi analiticamente alcuni dei ritratti che è stato possibile rilevare dai singoli gruppi degli Apostoli.


  




   

     


   


L'immagine scelta a base dell'indagine è lo stato del dipinto prima dell'ultimo restauro (settembre 2000).
Il gruppo di Filippo, Giacomo Maggiore, Tommaso identifica un grande volto che potrebbe essere lo stesso Ludovico il Moro (A).
Nel rilievo B compare la famosa porta la cui apertura viene comunemente attribuita ai soldati che stazionavano nel Cenacolo nel 1499. Personalmente sono portata a dedurre che tale apertura fosse già prevista nel progetto del Cenacolo, infatti si notano con molta evidenza le inquadrature con volute a cartiglio analoghe ai cartigli della fascia centrale che decora la volta nella Cascina Corio dove Leonardo trovò ispirazione per l'impianto generale del dipinto.
Segue una simulazione nella quale ciò appare evidente.

Nel bombardamento aereo dell'agosto 1943 su Milano, il Cenacolo andò praticamente distrutto, restando in piedi solamente la parete del Cenacolo, sulla quale erano stati addossati sacchi di sabbia per assorbire l'urto.




 



E' andata persa così la maggior parte della decorazione murale di cui rimane però uno stralcio dimostrativo, a sinistra dell'Ultima Cena, e superiormente; i festoni vegetali impreziositi dai racemi graficizzati che sottolineano il logo di Leonardo da Vinci (r.d.v.n.), oltre alla fascia di decori geometrici sovrastante, si apparentano direttamente alla decorazione del soprarco della Corio. Altre analogie con l'opera della bottega vinciana sono le teorie di "nodi" caratteristici che costruiscono il sistema di triangoli sottesi da archi che si vedono dall'immagine. Altri segni del "gemellaggio" tra la Cascina Corio e il complesso di S. Maria delle Grazie sono i tondi in cotto con busti di santi che nella decorazione esterna della Chiesa sono in marmo.


Oggi il Cenacolo si presenta così:



 

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