Ronchetto a rischio, sopralluogo del prefetto

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Alcuni anni dopo la realizzazione del progetto "Città -Campagna", volto a coinvolgere gli studenti della scuola media milanese S. Ambrogio nella tutela del territorio in cui vivono, che aveva visto l'interessamento del prefetto Giacomo Rossano, il nuovo prefetto Bruno Ferrante scende in campo accanto ai cittadini del quartiere Barona-Ronchetto sul Naviglio contro il degrado e lo spaccio di droga.


L'articolo, di Gabriella Polifroni, è tratto da "Il Giorno" del 10 ottobre 2000.

RONCHETTO A RISCHIO, SOPRALLUOGO DEL PREFETTO

Il prefetto Bruno Ferrante, accompagnato dal questore Giovanni Finazzo e dal comandante dei Carabinieri Antonio Girone ha risposto all'invito del Coordinamento dei comitati di quartiere della zona Barona Ronchetto, incontrando ieri i residenti presso il salone del Cua (Comitato Unitario Assegnatario) in via Pepere 5. Al termine dell'incontro a cui hanno partecipato circa centocinquanta persona, è seguito un sopralluogo nelle aree più a rischio del quartiere: via Valpolicella, via Bardolino e via Martinelli.

Le prime due vie, inserite in un'area da tempo destinata a parco, sono da tempo abbandonate al degrado. I residenti hanno denunciato la presenza di attività abusive ed illegali: discariche che ostruiscono i canali e parte della strada, quattro autodemolitori e ricambisti senza autorizzazioni (alcuni dei quali continuano ad operare nonostante i sigilli posti dall'Autorità Giudiziaria), depositi di materiale edile, rimesse d'autotrasportatori.

I problemi proseguono in via Martinelli, una delle arterie più trafficate della zona. Il flusso d'auto provenienti dall'hinterland causa seri problemi ai residenti che ogni giorno devono fare i conti con il pesante inquinamento acustico e dell' aria.

La situazione diventa critica se si tocca il tema sicurezza. Nonostante la gente sia contenta di quanto fatto finora dalle forze dell'ordine per rendere la zona più sicura, spaccio e consumo di stupefacenti rappresentano ancora una grave emergenza. Spacciatori e tossicodipendenti agiscono spesso indisturbati sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei bambini che frequentano le vicine scuole materna ed elementare.

«Le forze dell'ordine continueranno a visitare le periferie - ha affermato Angelo Valdameri coordinatore del comitato -. Noi speriamo che anche il Comune si ricordi di noi» Poco tempo fa il coordinamento si era fatto carico di un esposto alla Procura della Repubblica, denunciando «danni ambientali e abusi edilizi» in via Ludovico il Moro 119, nei locali dove un tempo sorgeva lo stanco locale Capolinea.

«I lavori di ristrutturazione della palazzina - precisa Valdameri - si sono rivelati in seguito veri e propri lavori di costruzione. Nonostante la sospensione intimata dal Comune, per danno ambientale, il cantiere non ha interrotto la sua attività, causando disagi notevoli alla sicurezza dei cittadini e degli automobilisti».