«Cascina Monterobbio in preda al degrado, ora serve il restyling»

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Le vicissitudini della cascina Monterobbio attirano nuovamente l'attenzione dei giornali. Ne parla Marianna Vazzana su CronacaQui.

 

Via San Paolino - I cittadini: «Abbiamo sistemato noi»

di Marianna Vazzana

Un gioiello del XVI secolo che porta ancora impressi i segni della Milano rurale. Questa è la cascina Monterobbio di via San Paolino 5 al quartiere Barona, a due passi da Famagosta, circondata dal verde del Parco agricolo sud. «Un patrimonio da salvare», sostengono i cittadini. Mentre mostrano muri scrostati, puntelli che sostengono i soffitti, infiltrazioni e tetti da riparare.

«Aspettiamo da anni un restyling», continuano. E raccontano le loro storie. Perché in quella cascina la vita pulsa ancora: c'è chi vive tra le sue stanze e chi usa gli spazi per attività ricreative e lavorative.

IL CIRCOLO DEGLI ANZIANI
Silvestro Della Rocca, presidente 77enne del circolo culturale Virgilio Ferrari, cava fuori dall'armadio vecchi cimeli: fotografie, disegni e pagelle degli anni Quaranta. «In origine - spiega - qui c'era una sede del partito socialdemocratico. Da poco più di trent'anni, invece, è nato il circolo. Abbiamo 130 iscritti, in maggioranza anziani, che si ritrovano per giocare a carte o per prendere un caffè al bar. Organizziamo cene, spettacolini e attività sociali, con le sale aperte a tutti». Alvise Moreno, pittore 72enne, ha riempito il salone più grande con i suoi quadri. «Sono rimasto l'unico pittore in questo posto - afferma - e lo frequento da circa vent'anni». Manco a dirlo, per dipingere «prendo spunto da Milano e dalle sue vecchie cascine. Però mi piace molto anche ritrarre il mare». Ma gli animi degli anziani sono turbati da una preoccupazione non da poco: «Il 31 dicembre - afferma Della Rocca - scadrà il contratto d'affitto e non sappiamo ancora nulla. Oltre al circolo, qui ci sono gli uffici di un'associazione sportiva e di una ditta». L'immobile, di proprietà comunale, è passato in gestione all'Aler da pochi mesi. E non mancano le famiglie che nella cascina Monterobbio vivono da anni.

GLI ABITANTI
Qualcuno ha un contratto regolare, altri occupano gli spazi senza titolo. «Noi abitiamo qui da 25 anni - fa sapere Pasqualina Esposito e non ci sentiamo "abusivi". Paghiamo regolarmente le spese di spazzatura, gas e luce». Lei, il marito e la figlia vivono in un appartamentino del primo piano. «Il Comune dovrebbe regolarizzarci», continua. E aggiunge: «Se non fosse per le famiglie che abitano qui, sarebbe andato tutto in malora». Il marito Salvatore Li Greci continua: «Finora abbiamo sistemato noi. Solo nel '94 il Comune ha collocato le tegole nuove. Ora ci sono i calcinacci che cadono e da 15 anni abbiamo dei pali al piano terra, che sostengono la struttura fino al pavimento del primo piano». E Giulio, altro abitante senza le carte in regola, ha già ricevuto «una marea di sfratti», sottolinea. «Siamo sei nuclei familiari senza contratto regolare - precisa Pasqualina - e, invece, tre pagano l'affitto».

A sentire i residenti, l'immobile è pieno di ricchezze da tutelare. Una fra tutte: affreschi da togliere il fiato. «Si trovano in quella che un tempo - precisano - era l'abitazione del fattore e che oggi è la dimora di un'anziana».

LE ISTITUZIONI
Giuseppe Goldoni (Lega), consigliere di zona 6, tenta di sbrogliare i nodi. E ha presentato un'interrogazione al Comune per «avere il progetto definitivo del recupero della cascina (che, a quanto pare, si trova nel programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010, ndr), sapere come e dove verranno spostati gli inquilini durante la ristrutturazione, come i lavori non andranno a incidere sulle attività del circolo ricreativo e quale sarà la destinazione delle stanze in cui si trovano gli affreschi».

Intanto, Aler comunica che «per il momento non sono previsti interventi di tipo straordinario ma la filiale è a disposizione per la manutenzione ordinaria. Gli abusivi non verranno regolarizzati e, quanto al circolo degli anziani, il contratto sarà rinnovato. Avendo preso da poco in gestione l'immobile, sono ancora in corso sondaggi e censimenti».