Clemente Rebora

Dalla città "di fango e di lucro" al convento "dove respira il lago"

L’articolo, tratto da «La Repubblica» del 7 novembre 2013, è di Roberto Cicala

Le due vite di Rebora, poeta scapigliato prete
Incontri e luoghi lombardi, tra Milano e Stresa, di una delle voci più alte del Novecento

Il mio canto

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Il mio canto è un sentimento
che dal giorno ha faticato
le ore notturne stanca: e domandava la vita.

...qui nasce, qui muore il mio canto
e parrà forse vano
accordo solitario
ma tu che ascolti, rècalo
al tuo bene e al tuo male
e non ti sarà oscuro.

Clemente Rebora, Frammenti lirici, Edizione Interlinea