Smaltimento delle scorie nucleari

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Il problema dello smaltimento dei rifiuti è molto sentito. Un lettore scrive al Corriere della Sera il 27 marzo 2008.
Un lettore, dopo aver constatato che nel nostro Paese non si riesce nemmeno a smaltire, come è avvenuto in Campania, i rifiuti solidi urbani, si chiede, giustamente preoccupato  (Corriere, 26 marzo) dove andranno a finire le scorie radioattive, una volta che in Italia si dovesse tornare ad attuare una politica energetica basata sulla realizzazione di nuove centrali nucleari.

A proposito, vorrei fargli notare, che è appena iniziato (a dicembre del 2007), il trasloco in Francia del primo carico di rifiuti radioattivi provenienti dalla centrale atomica di Caorso (Piacenza). E, a più di vent'anni dall'arresto del reattore, le scorie radioattive erano rimaste ancora lì, ferme e immagazzinate.

E ora, oltre agli alti costi da sostenere, secondo gli esperti, ci vorranno altri trentacinque anni circa per poter trasferire completamente nel sito francese attrezzato i rifiuti radioattivi della centrale atomica di Caorso, che ha prodotto energia nucleare solo per pochi anni, prima della chiusura definitiva.
Giovanni Papandrea, Ardore Marina (Re)


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