Gli affreschi Corio e Cenacolo

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Questa e' la lettera inviata in data 11 novembre 2008 all'onorevole Sandro Bondi per procedere al restauro del Castello alla Villa Corio.

Milano, 11/11/08

Riferimento:
RR I2659462I46-9 B.A.C.
RR 12849641683-D Pr.Re.

Gent.mo On. SANDRO BONDI
Ministro B.A.C.
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA
e p.c. PROCURA D.R. di MILANO

Oggetto:
Invio documento ALLEGATO. n.8/b erroneamente incompleto nel precedente esposto alla P. R. di Milano

Mon. Naz. "VILLA CORIO in v.Merula, 13/15"

Gentilissimo Ministro,

scusandomi molto per l'incompleto invio del 15 ottobre scorso, allego la scheda con i documenti di confronto fra gli affreschi CORIO e CENACOLO: festoni con nastri graficizzati, glifi dei nodi vinciani, tronchi (come in Sala delle Asse) nei cartigli della volta, presunta firma di Leonardo ed epsilon; inoltre le due simulazioni spazio-temporali di continuum tra gli ambienti affrescati.

Data la sostanziale identità di elementi comuni anche alla Sala delle Asse del Castello Sforzesco, avrei voluto fornirLe anche le foto della fascia che sottende le lunette, che mostra, entrando a sin., l'uomo-leone (Leonardo), ma la scialbatura dovuta più che altro alla polvere plurisecolare, le rende poco leggibili e al cantiere ARCAS, dopo le mie denuncie, non mi fanno mettere piede.

Le propongo pertanto di chiedere alla A2A in persona del Presidente ZUCCOLI, di far precedere il restauro del Castello dal restauro alla Villa Corio, perche POTREMMO TROVARE I'AUTENTICO LEONARDO dato che non pare sia mai stato fatto alcun intervento all'interno di via Merula 15. Le forme e i colori trovati potrebbero essere quelli giusti per non ripetere atrocità come la piatta ridipintura di foglie che non ha niente a che vedere con la pergola neoplatonica di Leonardo.

Oppure come nel Cenacolo dove "l'operazione è riuscita ma il paziente è morto" (il paziente Giovanni Evangelista cui sono state amputate le mani giunte, per "creare" un inedito cestino del pane sulla tavolata dell'ultima Cena.


E' risaputo che Leonardo non aveva alcuna esperienza di affreschi murali in quanto proveniente dalla "bottega di uno scultore/pittore che non insegnava tale tecnica. Pertanto è plausibile che, lavorando tra Vigevano e il Castello, abbia fatto pratica intervenendo nei palazzi ducali, chiese (all'epoca unite ai palazzi), cascine, demanii (la Corio) e fortezze ducali, su piccole superfici, purtroppo in seguito ignorate perche pesantemente restaurate in loco oppure coperte di calce in occasione di pestilenze. Solo così riuscì a creare il grande alfresco del CENACOLO; e probabilmente - a mio mode sto parere - l'ingresso alla CORIO che continuava dritto nei campi essendo percorso di solito a cavallo, potrebbe averlo ispirato per il "fondale" delle Grazie.

Ho presentato un progetto di percorsi leonardeschi (S.Cristoforo con l'Olona, la Corio - ambedue su decumani collegati al cardine di Milano da P.Ticinese a Castello di Buccinasco, dov'e il terzo "affresco di Leonardo"), ma solo il Presidente Formigoni li ha apprezzati davvero, dichiarandosi disponibile a finanziarli, se presentati secondo legge dai soggetti autorizzati, mentre il Comune di Milano, tramite il Direttore di Settore arch. Vallone, pur avendoci dato un appuntamento poi rimandato piu volte, in pratica pare lavarsene le mani. LE CHIEDO CARO MINISTRO DI FINANZIARE DIRETTAMENTE COL MINISTERO. "Tre percorsi inediti di Leonardo", dato che la coperta finanziaria è cosi corta che pare non ci sia spazio veramente per Leonardo!!, ma solo per operazioni fiinanziarie e grattacieli storti.


In quanto alla "pergola neoplatonica" della SALA DELLE ASSE, si trattava di un luogo ameno dove era possibile 1'incontro spirituale a prescindere dalla quotidianita: perciò il Moro, vedovo recente della duchessa Beatrice d'Este, morta di parto col suo bambino, poteva confortarsi nel ricordo e nella percezione dei suoi cari, tra cui anche la figlia naturale Bianca perduta da due anni.

Leonardo "nasconde" tra il fogliame il primo grande "pergolato vivente" a scopo illusionistico di cui si abbia notizia, inserendo decine di volti riconoscibili, insieme ad altri solo decorativi, di tutte le grandezze ed interconnessi in vari modi. Oggi li si può solo intuire come ho provato a fare dalle sfocate foto dei giornali, ma potrei fare meglio se si procederà a un restauro che ne valga la pena e non una semplice ripittura professionale. L'imago piu luminosa, Beatrice; accanto, il piccolo nato morto, proprio sotto lo stemma centrale e sopra l'uomo-leone decorative; Ludovico il Moro a contatto sulla linea degli occhi; le due donne, FORSE, la figlia perduta Bianca e l'attuale amante Lucrezia Crivelli, che finalmente proprio in quegli anni gli aveva dato un erede. Leonardo inserisce occhi, bocche eccetera tra gli uni e gli altri, facce/profili (Picasso...), in modo che la luce delle fiaccole movendosi, le faccia apparire, scomparire, fluire le une nelle altre, creando MERAVIGLIA e commozione.

Con i migliori saluti

Emilia Franco

L'ARTE MODERNA E LEONARDO

Fronte/profilo con firma palese in Picasso
CUBISMO, acquatinta colorata

Fronti/profili (con firme) "criptici" in Follock
DRIPPING su tela ACTION PAINTING

La Natura secondo Leonardo

Leonardo da Vinci "Bosco di Betulle",
disegno a sanguigna - Windsor, RL 12431

NOTE ALL'ALLEGATO N. 8b

Questa scehda è tratta dalla publicazione IDENTITA' E AMBIENTE SUL NAVIGLIO GRANDE - IL POTERE ALLE PORTE DI MILANO ed evidenzia la corrispondenza tra alcuni decori affrescati nella sala del Cenacolo di S. Maria delle Grazie di Corso Magenta, chiesa coeva, col soprarco d'ingresso di Villa Corio.

Certamente si tratta delle stesse maestranze al servizio dei Duchi V e VI di Milano, cioè Galeazzo Maria e Ludovico il Moro.

Continuum ANDRONE CORIO
Sala del Cenacolo di S. Maria delle Grazie

Androne Casa Corio

Tronchi alberi di Leonardo e decori stilizzati aglifi di nodi vinciani

ALLEGATO 8b


STEMMA CENTRALE DELLA VOLTA DELL'ANDRONE
Sul bordo della ghirlanda, in basso, si legge la firma e il contrassegno di Leonardo: una epsilon greca rovesciata

1 e 4 - Dettaglio del soprarco e affreschi nell'androne - corte nobile di Villa Corio
2 - Cenacolo di S. Maria delle Grazie con evidenziati dettagli della decoraziobe a fresco, corrispondenti ai decori del soprarco Corio: nastri gotici e festoni vegetali con frutti.
Foto: Alinari per Cento Dipinti - L'Ultima Cena (Edizioni Rizzoli)
3 - Corte Corio con laceri di affreschi a grottesche