Beni culturali e territorio: rischi sottovalutati

Versione stampabileSegnala a un amico
Categorie: 

L’articolo è tratto da «Corriere Economia» del 9 giugno 2014

La denuncia arriva dal presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Gian Vito Graziano: «Da nuovi dati elaborati da noi, in Italia più di 5mila beni culturali sono stati danneggiati negli ultimi decenni dai terremoti. Il Paese ogni anno spende 1,4 miliardi di euro per inseguire le emergenze. A rischio sismico è gran parte del patrimonio dei centri storici alcuni minacciati anche da fenomeni franosi. Ben 530 sono gli edifici ospedalieri in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico e 2.200 in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico, mentre lo sono, rispettivamente, 27.920 e 6.122 edifici scolastici».

In un simile contesto arriva la notizia che la Regione Lazio ha stabilito la soppressione del servizio geologico e sismico regionale. «Una scelta inconcepibile — avverte Graziano — per garantire un risparmio minimo, da oggi la popolazione laziale sarà meno tutelata nel diritto a vivere in un territorio sicuro. E saprà verso chi dovrà puntare il dito in caso di emergenze».