Lettera aperta sul Comitato antimafia in occasione dell’EXPO 2015

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Egregio Sindaco
Giuliano Pisapia
Palazzo Marino
Milano

Milano, 2/12/11

OGGETTO: Lettera aperta sul Comitato antimafia in occasione dell’EXPO 2015

Caro Sindaco,

desidero farLe i complimenti per i nominativi da Lei personalmente prescelti al delicato incarico di cui all'oggetto. I suoi predecessori di centro-destra sono sempre stati pessimisti, e ancora lo sono, convinti che un simile organismo non fosse materia da dilettanti dell'anticrimine, quindi ci sarebbero state senz'altro infiltrazioni e/o pressioni per renderlo "organico" allo status quo, così come finora verificato nel sud Italia - e non solo.
Ma certo un avvocato come Lei, che conosce bene Milano con i suoi retroscena giudiziari, è il NON PLUS ULTRA per assicurare successo al meritorio impegno.

In particolare mi corre l'obbligo di notare quanto sia "innovativa" la scelta di cooptare una personalità imprenditoriale qual è il costruttore/pubblicista di «Repubblica» Luca Beltrami Gadola, erede di una nobile famiglia che nell''800 ha dato i natali al celebre (e quasi-omonimo) Luca Beltrami, gran difensore dei Navigli e della storia milanese; oltre che, più tardi, a un eroe di guerra.

Scelta innovativa ma inaspettata, dato che il Suo delegato non ha ancora avuto modo di evidenziare una particolare operatività antimafia preminente rispetto agli altri suoi interessi.

Anzi, personalmente credo che costruttore Gadola sia particolarmente ingenuo nei confronti delle criminalità organizzate: i terreni sia di sua proprietà sia circostanti tra i Navigli (Ronchetto, Corio ecc.) da quarant'anni sono funestati da ogni tipo di attività illegale a cominciare dalle discariche inquinanti, ma di "proteste" non ne ricordo una da parte sua; ha sempre lasciato soli i comitati a difendere i "Navigli" e gli "agricoltori dei Navigli".

Fino al 3 novembre di quest'anno, quando il Politecnico gli ha organizzato un incontro-aperitivo dalle ore 19 alle ore 20 con ben 13 (tredici) fra Enti e Associazioni di tutto rispetto come ALER, Consorzio Imprese, Università IULM, Navigli Scarl ecc.

Tolti i 10 minuti di saluti e commiati, tolti i 10 minuti di "domandine" del pubblico, restano 3 minuti a testa per i candidati "attori locali", in nome dell'Expo fra i Navigli, per poter esporre i propri "desiderata" – pardon, programmi. CHE SERIETA'!

Dolore e delusione per noi ambientalisti per questo blitz, raid, dichiarazione di guerra antipasto, in cui di MAFIE/ANTIMAFIE e relativi rimedi si sono perse le tracce, eppure, GLI UNICI VERI ATTORI LOCALI, oltre ai contadini, finora sono loro. Forse bisognava invitarli al, diciamo così, "dibattito".

I milanesi, leggendo le locandine, dicevano: Cusa l'è? Mesopotamia dei Navigli? La Babilonia dell'ALER! Infatti è questa l'esperienza dei falansteri in zona SEI.

A noi pare – non solo a noi per la verità – che ci sia un gran conflitto d'interesse nella candidatura dei costruttori all'antimafia. Lei forse, signor Sindaco, vuol dare un segnale di continuità col passato politico??

In tal caso, non è nei conflitti d'interesse che bisogna darlo, ma è nelle cose buone e a volte eccellenti che ANCHE l'ex-sindaco Letizia Moratti nel suo mandato ha messo in piedi: una è l'EXPO, malgrado i micidiali attacchi della sua stessa maggioranza guidata da un premier nazionale...(ubi maior...)
L'altra si è ben vista ed è stata ben spiegata alla gente, durante il convegno di aprile, pure organizzato dal Politecnico, con l'associazione CIVES Reti civiche Milanesi, dove si è parlato di percorsi turistici "tutelati" fra le campagne e le cascine storiche tra i Navigli, di filiera milanese ecosostenibile a km ZERO, difesa e valorizzazione del ruolo di presidio ambientale, climatico, ecologico e paesistico dell'agricoltura di prossimità... Difatti è tra i Navigli la pietra di paragone dei veri affetti ossia della nostra coerenza nel voler "nutrire il mondo". E non nutrire gli sciacalli, in tempi di emergenza nazionale, di politica della collaborazione (non certo della CONNIVENZA), di asfissia urbana - fra cinque anni si potrebbe respirare davvero a Milano, se in aggiunta ai rimedi passivi si forestassero le montagne e le cave di discariche con alberi adeguati. La natura meravigliosa ha il potere di rimediare agli orrendi scarti che produciamo a getto continuo.

Lei, caro sindaco, forse non si è reso conto che esautorando Stefano Boeri sulla materia EXPO ha rimosso l'unico in grado di difendere il progetto nella sua ispirazione e formula originaria, che non è precisamente quella di strasuperipermegamercatone con vetrina mondiale.
Per noi Boeri è una garanzia: lo è perchè parla chiaro e a volte fuori dai denti; perché lavora sodo senza aspettare il placet generale, mirando al risultato migliore per il suo ruolo, sempre con un occhio all'ambiente. Per questo l'abbiamo votato in tanti. Ed è anche per questo che chi ha interesse a stravolgere l'EXPO lo vuole fuori dai giochi.

Con i migliori di Happy New Year, che si profili qualcosa di buono, nel frattempo che il Bambino Gesù ci porti consiglio.
Auguri.

Emilia Franco
per Verdi Navigli Milanesi
www.verdinavigli.org