La Milano disegnata dalla Bolocan

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SPAZIO OBERDAN
L'articolo è tratto da <<Cronaca Qui>>


Cortili pittoreschi, antichi palazzi, case di ringhiera, chiese e abbazie, i navigli e le vecchie cascine che vi si specchiano sono i "luoghi della memoria" dove si lascia trasportare Piera Goldstein Bolocan. Un tracciato tra passato e presente l'artista meneghina presenta nella mostra "Dedicato a Milano - La città e altri paesaggi", ospitata da oggi al 29 maggio nel Foyer di Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2).

L'esposizione è un omaggio alla città e all'ambiente che la circonda, spesso miracolosamente sopravvissuto agli insediamenti urbano-industriali della nostra epoca. Testimoni del passato recente di Milano e del tessuto circostante, le immagini ci conducono in un'atmosfera di emozioni: lo scorcio di una casa fatiscente, dai muri scrostati e dal tetto affollato di piccoli comignoli, sotto la quale scorre muto il Naviglio, appare una dimora vissuta solo da fantasmi di ieri. O l'inquadratura della Basilica di San Lorenzo, la cui tonalità ocra sembra sfidare la cromia arancio di un cielo al tramonto.

Sono alcune delle tele che I'artista - frequentò l'Accademia di Brera sotto la guida di Domenico Cantatore, che dalla Puglia si trasferì negli anni Venti del Novecento a Milano, dove iniziò a dipingere e a frequentare il gruppo di artisti legati al movimento artistico "Corrente" - espone nella rassegna promossa dalla Provincia. Quadri realizzati con tecnica mista e colori caldi che la pittrice utilizza per interpretare le realtà urbana e paesaggistica in modo poetico. Info allo 02/77406302.
[mar.mal.]