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L'emergenza è l'amianto ma i soldi vanno altrove

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VIA FERDINANDO SANTI - Per la bonifica servono almeno 1,5 milioni, eppure i fondi del Comune andranno ai bond Aem
L'articolo è tratto da Cronaca Qui del 29 aprile 2009.

Il Comune si straccia le vesti per l'emergenza amianto negli stabili milanesi ma poi preferisce investire i soldi avanzati dalla bonifica delle scuole per rimborsare i "bond Aem" invece di rimuovere il veleno dalle case.

Secondo termovalorizzatore tra Ripamonti e Gratosoglio

Articolo tratto da Il Giorno del 12 luglio 2007 di Corrado Dragotto.

"È CADUTA in un solo giorno la pista investigativa che conduceva a localizzare nel territorio di Opera e non tra le vie Ripamonti e Gratosoglio l'area scelta da Palazzo Marino per ospitare il secondo termovalorizzatore.

I cittadini di via Gonin raccolgono le firme contro l'inceneritore: diamo loro una mano!

Il termovalorizzatore nel Parco Sud, uscito dalla porta (il progetto dell'Amsa è stato temporaneamente bloccato dalla Provincia), sta rientrando dalla finestra. I poteri forti del comune di Milano stanno infatti cercando di arrivare allo stesso obiettivo con un  nuovo veicolo. Tocca infatti all'AEM, altra municipalizzata, presentare il progetto di un inceneritore. Nella stessa zona - tra via Gonin e il Ronchetto sul naviglio c'è solo... il tristemente noto cavalcavia Giordani! -, ma costruendo in un'area già di proprietà dell'azienda. Così c'è meno burocrazia e si rende inutile l'opposizione dei cittadini. O no?
La nostra associazione ha già parlato del problema e continueremo a farlo. I cittadini di via Gonin ci informano di avere chiesto informazioni al comune e all'AEM, in base alla legge sulla trasparenza amministrativa. E hanno avviato una raccolta di firme. Di seguito riportiamo la lettera, che contiene i necessari riferimenti. Cliccando qui si può scaricare il modulo per la raccolta firme.

Cittadini allarmati in via Gonin: l'AEM intende costruire una nuova centrale di teleriscaldamento

Poco tempo dopo l'apertura del cavalcavia Giordani-Enna, sembra che ci sia l'intenzione di collocare nuove 'grandi opere' sui Navigli. Stavolta è il turno dell'AEM, che starebbe pensando a un inceneritore in via Gonin, praticamente appena dall'altro lato della strada rispetto al cavalcavia.
Facile immaginare l'impatto devastante di una tale infrastruttura sulla vita di un quartiere che, proprio grazie alle scelte urbanistiche delle amministrazioni milanesi, negli ultimi anni è diventato sempre più popoloso.

Un gruppo di cittadini, venuto a conoscenza del progetto, sta sensibilizzando il quartiere affinché si svolga il necessario dibattito e vengano fornite dall'AEM le necessarie garanzie per la salute dei residenti. Sempre che sia possibile fornirle.
Di seguito il testo del volantino diffuso nei giorni scorsi.