L'emergenza è l'amianto ma i soldi vanno altrove

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VIA FERDINANDO SANTI - Per la bonifica servono almeno 1,5 milioni, eppure i fondi del Comune andranno ai bond Aem
L'articolo è tratto da Cronaca Qui del 29 aprile 2009.

Il Comune si straccia le vesti per l'emergenza amianto negli stabili milanesi ma poi preferisce investire i soldi avanzati dalla bonifica delle scuole per rimborsare i "bond Aem" invece di rimuovere il veleno dalle case. La cifra risparmiata dall'amministrazione e già promessa, secondo la bozza di delibera sul consuntivo di bilancio in discussione in questi giorni, al rimborso dei bond in scadenza a fine anno, sarebbe di circa un milione di euro.

Una scelta, questa, che fa a botte con quanto dichiarato nella seduta di ieri della commissione Casa dedicata alla situazione allarmante di via Fernando Santi, durante la quale tutti i consiglieri hanno concordato con la presidente Barbara Ciabò (Pdl) nel definire l'amianto come «la principale emergenza e priorità della città ».
In via Santi, intanto, in uno stabile di proprietà comunale, di amianto si continua a morire in attesa di una bonifica che non arriva. Originariamente prevista per il 2001, è stata recentemente rinviata al 2010, sempre che si trovino i soldi. Soldi che, secondo i tecnici dell'assessorato alla Casa, al momento non ci sarebbero. Il costo complessivo dell'intervento nei 270 appartamenti gestiti da Pirelli Re, non solo la bonifica dell'amianto ma anche la sistemazione delle canne fumarie e gli altri interventi straordinari necessari, sarebbe di 7,9 milioni di euro.

La sola rimozione dell'Eternit costerebbe però "soltanto" 1,5 milioni. Perché, dunque, non rimpinguare almeno con i soldi avanzati da operazioni analoghe di bonifica nelle scuole un fondo amianto che langue? Si tratta di una cifra quasi equivalente, con cui si potrebbe sal-vare la vita di molti milanesi. Se solo non si preferissero le operazioni finanziarie.