La natura secondo Zhang Enli sulle pareti di Villa Croce

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Tratto da <<La Repubblica>> del 9 aprile 2014

VILLA Croce di Genova come l'ICA (Institute of Contemporary Art) di Londra per Zhang Enli, l'artista cinese (nato nel 1965, nella provincia dello Jilin) per la prima volta in Italia, a Genova, con Landscape, la mostra (a cura di Ilaria Bonacossa e Monica Dematté) per dilatare i confini tra spazi chiusi e aperti e per far vivere il giardino nelle sale del museo. Una proiezione astratta della natura che cambia ritmo per ogni ambiente. Un soffitto che svela alberi eterei, oppure pareti che diventano fitte foreste, effetti sempre capaci di coinvolgere e avvolgere lo spettatore.  

Poi il giardino incantato, il paesaggio immaginario che si astrae tra pause e silenzi, tra vuoti e pieni, abbandonerà il museo, e scomparirà ogni traccia delle veloci pennellate di Enli fatte solo con l'acquerello. L'8 gennaio il bianco tornerà a regnare sulle pareti di Villa Croce, un messaggio che le pitture ambientali dell'artista con quotazioni a cinque zeri a tela (parlando di euro), vogliono rimanere un valore immateriale, un lavoro che si può conoscere, ma non possedere. Non a Villa Croce e nemmeno all'ICA di Londra, dove anche gli Space Painting realizzati da Enli lasceranno posto al ricordo.