«Nelle fattorie ospitalità per Expo»

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L'articolo è tratto da <<Il Corriere della Sera>> del 18 ottobre 2010


Il progetto 


Duecentosessanta cascine lombarde, a meno di un'ora di distanza dal sito Expo. Un tempo erano aziende agricole, oggi sono abbandonate. Quanto resisteranno prima di crollare o di essere trasformate in appartamenti? Quali esempi dell'architettura rurale lombarda se ne andranno con loro? Sono domande a cui un gruppo di circa cento persone fra imprenditori e proprietari delle cascine sta cercando di dare una risposta nuova. E il comitato «100 cascine per l'Expo», fondato due anni fa da Alessandro Belgiojoso insieme con altri professionisti.


Il comitato sogna che entro il 2015 questi edifici riaprano al pubblico come sedi di uffici o di agriturismi, o ancora come centri congressi o centri di formazione. Dall'esposizione non verrebbero i finanziamenti, ma «Expo ci aiuterebbe mandando le sue delegazioni a pernottare nelle nostre camere che garantirebbero prezzi competitivi», spiega Belgiojoso. Ad oggi sono gli edifici rurali già inseriti nel progetto: «E una forma di turismo, che darebbe prospettive più stabili all'imprenditoria agricola e più controllo contro le speculazioni». (g.m.f.)


I numeri


Ancora 18 edifici in attesa di recupero


Sono poco più di un centinaio le cascine milanesi, sparse a raggiera lungo i confini della città. Di queste, 59 sono di proprietà del Comune, ma solo in tredici l'attività agricola è rimasta in vita. Alcune sono state trasformate in biblioteche, centri anziani o sedi di altri servizi comunali. Dieci, invece, affidate alle associazioni di volontariato, sono diventate centri di accoglienza o comunità alloggio. A breve, altri due bandi del Comune concederanno la ristrutturazione e la gestione delle cascine dell'area del Parco Lambro e del Molino San Gregorio e quelle dell'area parco Vettabbia-Chiaravalle ad altre associazioni e al mondo non profit.


Delle 59 cascine comunali, quindi, «ne restano diciotto che oggi sono ancora in uno stato di abbandono», spiega il sindaco Letizia Moratti. Da qui l'avvio del progetto «Cascine Expo 2015», nato agli esordi in collaborazione proprio con l'architetto Boeri. Secondo il progetto, le cascine, potrebbero diventare alloggi per gli studenti fuori sede delle università. E poi negozi per il commercio dei prodotti a km zero, aule decentrate per convegni e master di formazione, laboratori del gusto, sedi di bed and breakfast. (g.m.f.)