II nonno campione di frisbee che allena gratis alla Barona

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Valentino De Chiara, 73 anni, milanese, è stato il primo campione italiano di frisbee.
L'articolo, di Marianna Vazzana, è tratto da <<Cronaca Qui>> del 13 agosto 2011

L'incontro fatale è stato a San Francisco un pomeriggio di 40 anni fa. Valentino è rimasto a bocca aperta di fronte a un disco di plastica colorato che, lanciato a tutta velocità, tagliava in due l'orizzonte. Quel disco l'ha infilato in valigia e l'ha portato fino a Milano. Il resto è storia. La storia del frisbee in Italia, che si intreccia con la sua vita. Perché Valentino, che di cognome fa De Chiara, anni 73, è il primo campione italiano di questo sport. Non solo: ha creato una vera scuola. E i suoi allievi, tre anni fa, hanno strappato agli americani il titolo di campioni del mondo.


SPORT E NON SOLO
A vederlo, Valentino, sembra un nonno come tanti. Capelli bianchi, barba e baffi dello stesso colore. Ma basta osservarlo mentre è all'opera nel suo "habitat" - un prato immenso nel cuore della Barona - per capire che è un vulcano. Anche di idee, vi-sto che, tra parentesi, è pure inventore. Non sta fermo un attimo: sistema il calcio balilla e il tavolo da ping-pong. Poi indica i cerchi montati sull'erba, che servono per il tiro con l'arco, e corre a controllare il bersaglio per le fionde. E non si dimentica dei nastri che segnano il confine per i lanci di frisbee e boomerang.


Questo è il suo mondo, la sede dell'associazione italiana frisbee e di quella gemella dedicata agli sport ecologici, entrambe fondate da lui. In via Teramo c'è l'ufficio, in uno spazio comunale conquistato grazie alla vittoria di un bando, e di fronte (in via Campari) un ex capannone, quello che un tempo era la chiesa provvisoria del quartiere, adibito a punto di ritrovo. Da lì si accede al prato del Parco Teramo, utilizzato per giocare.


«Siamo qui da 12 anni», racconta Valentino, che ha ridato vita a un angolo di periferia prima abbandonato al degrado. «Al nostro arrivo l'erba era piena di rovi, spazzatura e siringhe. Ora è un paradiso», racconta. Per sistemarla come si deve ha venduto il suo negozio di articoli sportivi e si è indebitato fino al collo. Ma sorride felice, e continua a mettersi a disposizione degli altri (gratuitamente).


In quell'area oggi giocano centinaia di bambini e ragazzi accanto ai campioni allenati da Valentino, che detiene tuttora il record mondiale di lanci di precisione di boomerang. A settembre, proprio alla Barona, si svolgerà il torneo internazionale di boomerang.


Ma la sua avventura non si ferma. In mente ha un sogno: creare un grande prato attrezzato dove organizzare e praticare tutti i giochi all'aperto, con una pista per la corsa tutt'attorno e servizi. Il problema sono i finanziamenti. «Purtroppo, per questi sport minori, non ce ne sono», sottolinea con amarezza. E anche le istituzioni locali, quest'anno, l'hanno lasciato a bocca asciutta: niente contributi per organizzare il campus estivo, con giochi e tornei fino al 28 agosto. «Il nuovo Consiglio di zona 6 non ha concesso contributi per questa storica iniziativa, è un peccato - commenta il consigliere leghista Giuseppe Goldoni -, dato che Valentino lavora gratis per offrire un servizio ai giovani di periferia». Sulla stessa lunghezza d'onda l'ex consigliere socialista Massimiliano Camerini, che sottolinea: «Quest'uomo salva l'aggregazione d'agosto nel quartiere».


L'AMACA "MAGICA"
Capitolo invenzioni. E pure qui ci sarebbe da scrivere un libro. Valentino ha brevettato un bersaglio pensato per il tiro con la fionda ma, soprattutto, l'amaca che si regge su un solo albero (o palo). Come? Grazie a un tirante che si aggancia a un bastone montato orizzontalmente. «L'ho battezzata "Canyon" - afferma - perché l'ispirazione l'ho avuta proprio quando mi trovavo nel Grand Canyon».