I monumenti dei quartieri adottati e salvati dagli studenti

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Iniziative: Un'idea della Fondazione Napoli Novantanove
L'articolo è tratto dal <<Corriere della Sera>> del 4 luglio 2014

I monumenti d'Italia salvati dai ragazzini. È il progettoLa scuola adotta un monumento® che è da poco entrato a far parte del Protocollo d'Intesa tra il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca presieduto da Stefania Giannini, e il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, che fa capo a Dario Franceschini. 

L'idea era partita da Napoli nel 1993, dalla Fondazione Napoli Novantanove, istituzione che ne costituisce tuttora la struttura portante e di coordinamento. E da Napoli parte ora il rilancio del progetto con un incontro, il prossimo 11 ottobre al Teatrino di Corte di Palazzo Reale, cui potrebbero essere presenti i due ministri. Quando l'iniziativa prese il via ebbe come sostenitore l'allora presidente della Camera, Giorgio Napolitano, che oggi, capo dello Stato, continua a non far mancare attenzione al progetto.

Da allora l'«adozione» - che prevede che le scuole si candidino a studiare i monumenti presenti nei loro quartieri - si è allargata a molte città italiane (da Palermo a Roma, a Torino) dando vita a una rete nazionale. Così, a Napoli, l'Itis «Galileo Ferrari» di Scampia ha adottato Castel Capuano, palazzo che è stato sede del tribunale; la Reggia di Portici è affidate alle cure del locale liceo scientifico «Filippo Silvestri»; a Lecce il Castello di Carlo V è affidato alla scuola «Cesare Battisti» di Lecce. Ora con l'intesa storica tra Miur e Mibact il progetto diventa un modello di convergenza tra formazione degli studenti e valorizzazione del patrimonio. Informazioni: tel 081 667599.