Disponibili i dati sui risultati dell'Ecopass nel 2009 e 2010

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Nonostante l'amministrazione di Milano li nasconda, il consigliere comunale Enrico Fedrighini ha reso pubblici i dati sui risultati dell'Ecopass per l'intero 2009 e primo semestre 2010. Un'occasione imperdibile per sapere come stanno veramente le cose su una misura tanto controversa quanto, a nostro avviso, utile. I dati si possono scaricare dal suo sito www.enricofedrighini.it, seguendo il percorso "Lavori in Comune" > "Le ultime da Palazzo Marino" > "Aria Pulita".


Noi riteniamo l'Ecopass un esperimento riuscito, e aspettiamo ancora qualcuno che ci convinca del contrario. Con argomenti seri però, perché frasi come "è una boiata" o "non serve a niente" lasciano il tempo che trovano, e anzi dimostrano la mancanza di argomenti di chi contrasta l'idea della tariffa sull'inquinamento prodotto dal proprio autoveicolo. Con l'Ecopass la giunta Moratti ha inventato una grossa entrata, ponendola solo a carico di chi si comporta in modo non virtuoso, e gestendola attraverso un sistema di controllo degli accessi tecnologicamente avanzato. Se tutti i progetti in Italia avessero queste caratteristiche, il Paese galopperebbe invece di arrancare.

Peccato che ora la stessa giunta che ha realizzato questo coraggioso progetto sia costretta a nasconderlo, pressata dal partito dell'automobile, che conta tantissimi seguaci nei partiti.

"L'Amministrazione comunale di Milano ha secretato i dati su Ecopass 2009 e primo semestre 2010 - commenta Fedrighini in una e-mail -, contravvenendo a una delibera consiliare proposta dal sottoscritto e votata all'unanimita' dall'aula. E io, venuto in possesso di questi dati, li rendo pubblici."

"Perché siano secretati risulta evidente - continua Fedrighini -: dimostrano che basterebbe poco per abbattere traffico ed emissioni inquinanti in tutta la città. Sarebbe sufficiente applicare da subito l'aliquota minima (2 euro) a quell'oltre 80 per cento di veicoli che sono attualmente esentati. Ecopass rimane un ottima misura che pero' serve solo se viene applicata in modo serio e rigoroso, non all'italiana.

Secondo Fedrighini, la pubblicizzazione dei report Ecopass era stata proposta per due ragioni:
- Rendere trasparente ai cittadini l'efficacia e i risultati di una misura che comunque incide sulle tasche dei contribuenti;
- Dare al decisore politico elementi e indicatori concreti su come funziona il provvedimento e come procedere ad eventuali modifiche e avanzamenti.

"Siccome chi oggi amministra Milano ha deciso di non fare più nulla sul fronte Ecopass e più in generale sul versante antismog, da qui la scelta di lasciarci a secco di dati, e in apnea fino a primavera. Sarei felice di essere smentito", conclude il consigliere milanese.