Piccole chiese e cappelle: le altre perle da scoprire

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Milano, luoghi nascosti, a cura della A. Manzoni & C. Spa (<<Tutto Milano>> gennaio 2013)

Oltre alle numerose chiese note per le loro bellezze artistiche e architettoniche, a Milano ce ne sono alcune meno note perché piccole, nascoste o in stato di abbandono. Si tratta di piccoli edifici adibiti a luogo di culto, talvolta sconsacrati e cappelle. Un esempio? Pochi sanno che in un palazzo di corso di P.ta Romana esiste un passaggio coperto che conduce alla via San Calimero cui si accede per una piccola scalinata tappezzata da ex voto. Qui si trova un piccolo santuario dedicato a Santa Maria Bambina. È un vero e proprio gioiello con marmi e stucchi bianchi che esprimono l'idea di un santuario-culla.

Un altro capolavoro è la chiesetta di San Protaso (nella foto), in via Lorenteggio. La sua storia è molto particolare e risale a quando questa parte di città era aperta campagna. Non a caso è stata soprannominata "chiesetta di lusert" (chiesetta delle lucertole). Secondo una leggenda, durante l'assedio di Milano da parte di Federico Barbarossa i milanesi opposero una strenua resistenza nei pressi di Lorenteggio tanto da indurre l'imperatore a sostare proprio in quell'oratorio per suggellare la sua vittoria. Un'altra leggenda narra invece che all'epoca della Peste nel '300, un eremita scelse come luogo di preghiera la chiesetta, e che grazie alla sua fede il sobborgo non venne contagiato. Oggi San Protaso (costruito tra IX e il XII secolo) è in buono stato (fu restaurato negli anni Ottanta ad opera dei commercianti della zona) e campeggia su di uno spartitraffico in una delle vie più intensamente frequentate.

Una chiesa in condizioni d'abbandono è invece quella di Sant'Anna in Castagneto, un ex oratorio dell' ordine degli Umiliati del XII secolo. Si trova in via Tuffetti ed è resa invisibile dal palazzo dell'Inps. Altro caso è quello della cappella Pozzobonella incorniciata da un albergo in zona stazione centrale o di Santa Maria al Portello Vicentino fagocitata da un centro commerciale. Poco visibile anche un'altra opera formidabile, il monastero di Santa Maria al circo romano. Sorge alle spalle della ben più celebre Basilica di San Ambrogio, in via Cappuccio, nascosta da un muro grigio. Si narra che sia stato fondato da una dama milanese al ritorno del marito dalle crociate.