La Rupe Scillea

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La favolosa Rupe Scillea

 

Da sempre la Gran Roccia di Scilla domina il passaggio dalla punta di Calabria allo stretto di Messina...

 

 

Secondo il mito, Scilla abitava col re suo padre in un bel castello come quello di Ruffo che sovrasta la roccia, ed amava un bel ragazzo della zona. Purtroppo questi era anche il concupito della maga Circe, tra le più terribili pesti dell'antichità (quella che ci provò invano anche con Ulisse); pazza di rabbia, inquinò con i suoi veleni l'acqua dove la bellissima Scilla si bagnava, ed ecco scaturire il mostro descritto dalla mitologia delle origini come un assemblaggio di "12 piedi e 6 teste".

 

Una volta Scilla viveva libera e felice... Poi intervenne una magia nera, una mutazione d'inimmaginabile ferocia, che la ridusse... come dopo una moderna contaminazione genetica d'origine nucleare.

 

Col variare della luce nelle diverse ore del giorno, la roccia sembra suggerire infiniti scenari di una umanità dove la fantasia, legandosi alla religione, la faceva da padrona con effetti davvero speciali... Probabilmente le forti ondate che nei millenni hanno colpito la roccia, hanno creato la grande varietà di concavità nello scoglio.

 

Quasi un teatro-cinema dell'antichità...