pianura Padana

Quel sabotaggio sa di segnale a centri di potere

il commento di Enrico Fovanna

COSA C'È dietro il sabotaggio dell'impianto che ha riversato nel Lambro due milioni e mezzo di litri di oli pesanti? Cosa nasconde il più grande disastro ecologico ai danni di acque interne ed ecosistemi fluviali nella storia d'Italia? Un semplice atto di vandalismo appare sempre meno credibile. Vediamo di capirci. L'onda dei veleni nasce a Milano, città che a fatica si è aggiudicata l'Expo sul tema «Nutrire il pianeta». Quasi umorismo involontario, se quel che si sta inoculando nella pianura padana non fosse un dramma. Il danno d'immagine è assoluto, ma nulla in confronto a quello dell'intero ecosistema, fino alle lande remote del Po.

Minacciati i boschi più antichi della Pianura Padana

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Le loro origini risalgono all'epoca preromana. Sono formati da querce, olmi, tigli e acquitrini.
L'articolo, tratto dal <<Corriere della Sera>> del 28 aprile 2002, è di Massimo Spampani


Dal Piemonte al Friuli si riduce sempre più la superficie delle «foreste planiziarie». Ormai restano solo ottomila ettari e ospitano specie uniche.


Sono «isole verdi» immerse nel «mare» delle monocolture agrarie, accerchiate dai grandi agglomerati urbani, dagli insediamenti industriali e dall’esteso reticolo di vie di comunicazione. È questa l'immagine restituita dai satelliti di quel poco che rimane dell’antico mosaico intricato di foreste di querce, olmi, tigli e di acquitrini che caratterizzava la Pianura Padana all’epoca preromana.