Povera Cascina Cantalupa, nascono box sotto i resti antichi

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La villa secentesca doveva essere «in parte demolita per essere poi ricostruita». Invece sotto le sue macerie sono sorti posti auto, e il comitato di quartiere non l'ha presa bene. L'articolo è tratto da Il Giorno del 21 febbraio 2003.

POVERA CASCINA CANTALUPA, NASCONO I BOX SOTTO I RESTI ANTICHI

Che cosa sorgerà sulle rovine della Cascina Cantalupa? Questo l'amletico dubbio che da settimane non lascia in pace gli abitanti della Barona. Per ora si sa solo cosa sta nascendo sotto le macerie di questa villa padronale del Seicento (dei box per le auto) e ciò non lascia presagire nulla di buono.

Ma procediamo con ordine, partendo dall'ormai lontano 1984, anno in cui, sulla base di un piano di lottizzazione approvato ma non attuato, una piscina avrebbe dovuto sostituire gli oltre 12 mila metri cubi della villa, in pieno Parco Agricolo Sud.

Dopo anni di silenzio, la sorpresa, all'inizio dello scorso ottobre. Nel giro di una notte, la Cascina, benché sotto il vincolo delle Belle Arti, è svanita nel nulla. Come per magia. Al suo posto, una mezza dozzina di piloni da un paio di metri l'uno e, soprattutto, 10mila mq di terreno libero. «Il Comitato di quartiere - racconta il coordinatore Angelo Valdameri - si è subito mobilitato, scoprendo così l'esistenza di una Dia (Dichiarazione di inizio attività ndr) per la costruzione di una schiera di villette».

I malumori dei cittadini sono arrivati fino a Palazzo Marino, al punto che il consigliere Ds Aldo Ugliano ha presentato un'interrogazione sull'argomento. Immediata la risposta dell'assessore per lo Sviluppo del Territorio Giovanni Verga: le parti pericolanti della villa andavano demolite, per poi essere ricostruite. «Peccato che in realtà la villa è stata rasa al suolo - ha commentato Ugliano - e ancora non si sa bene chi eventualmente dovrebbe ricostruirla e quando».

Nel frattempo, grazie all'esposto del Comitato di quartiere, i lavori sono stati bloccati da un provvedimento di Polizia giudiziaria, seguito da tre diffide tra ottobre e gennaio.
Tutto è rimasto fermo fino a un paio di settimane fa, quando gli abitanti della zona hanno scoperto al posto della Cascina un profondo scavo di oltre 50 metri di lato e un cartello con la scritta: «Costruzione di box sotterranei di pertinenza, con Dia del 3 gennaio». Ma le sorprese non sono finite: con la costruzione dei box, il 29 gennaio è stato revocato il blocco dei lavori.

E allora, alla luce del fatto che «la realizzazione dei box per una piscina è quanto meno singolare», come fa notare il consigliere Ugliano, la domanda nasce spontanea: che cosa sorgerà sui resti della villa? L'assessore Verga, raggiunto telefonicamente ieri sera, dichiara di aver bisogno di tempo per documentarsi. [t. p.]