I frati sfrattano l'Istituto del restauro

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Respinta l'offerta di 250 mila euro l'anno. L'Istituto del restauro diventerà forse un hotel. L'articolo è tratto dal Corriere della Sera del 27 gennaio 2010.

 

ROMA - «Dopo settant'anni di lavoro in questi locali, rischiamo addirittura l'intervento della forza pubblica alla fine di febbraio. Quindi dobbiamo traslocare immediatamente. Bloccando tutto il nostro lavoro...». L'architetto Gisella Capponi, da poco direttore del prestigiosissimo Istituto centrale del restauro fondato da Cesare Brandi nel 1939 (su progetto dello stesso Brandi e di Giulio Carlo Argan) è disperata. Novanta tra tecnici e studiosi, decine di laboratori, un archivio fotografico di 150.000 immagini pronto ad andare on line (con fotografie di restauri scattate a partire dal 1942) dovranno lasciare i locali di proprietà dei Frati Minimi in piazza san Francesco di Paola ai Monti, a poche decine di metri dal Colosseo. Il contratto di locazione è definitivamente scaduto e la contro-proposta lanciata dal ministero per i Beni culturali è stata respinta.