Un parco al femminile

Versione stampabileSegnala a un amico

Postfazione a cura dell'Associazione per il Parco Sud Milano al libro di Franca Colombo "Poesie contadine".

 

Una terra non cantata è una terra che non c'è
Bruce Chatwin, The Songlines

Un parco al femminile
Ai piedi del grattacielo della Regione, la mattina del 12 febbraio 1990, in una incredibile giornata di pioggia, unica dentro un inverno soleggiato, nell'atmosfera coloratissima creata dagli amici della Rana emozionata, in rappresentanza di quelle che ancora "osano" nelle campagne del Basso Milanese, c'era anche una signora che dagli altri si distingueva solo per i segni lasciati dal tempo trascorso ad osservare con tremore la natura che giorno dopo giorno scompariva sotto i suoi occhi e nell'attesa di un evento che potesse invertire la rotta. Franca Colombo è stata la nostra anima lirica. Ha recitato i suoi versi in molte delle serate che abbiamo organizzato nei comuni del Parco Agricolo Sud Milano. Anche quel giorno faceva la sua parte. Sul cartello che portava al collo aveva scritto: "Ho atteso 15 anni questo giorno, ma corroso è il verde del sud, senza ritorno". Un messaggio tracciato sul momento, che esprimeva insieme disillusione, fiducia ed entusiasmo.

Franca Colombo è nata, cresciuta e vissuta alla Barona. Qui è stata insegnante di scuola elementare. Una di quelle scuole della periferia milanese che si affacciavano sulla campagna. Ogni stagione era propizia per passeggiare nei campi con i suoi scolari ad osservare da vicino la vita della natura.

Nel corso degli anni Settanta quel paesaggio subisce profonde trasformazioni. Nuove edificazioni intensive, discariche, inquinamenti. Partecipa con altri amici, allora pochi, alle prime iniziative per promuovere una legge che proteggesse questa stupenda e rigogliosa campagna con le sue marcite, le sue rogge, i suoi filari, i suoi fontanili. Partecipa con i versi, lo strumento più consono ad esprimere i suoi sentimenti.

Questa attività la porta vicina alla vita degli agricoltori, vita che non ha i ritmi della vicina città, gente che lavora la terra alla periferia, dove tutto si vena di precarietà, gente che ingombra la strada del `progresso'. Partecipa ai loro momenti di gioia, ai loro lutti, ai loro drammi, che culminano in quel 2 aprile del 1982 quando le forze dell'ordine equipaggiate con elmetti, fucili e mezzi blindati, si contrappongono agli agricoltori fermamente decisi ad opporsi all'occupazione delle terre da parte dell'assessorato all'edilizia popolare. In quel giorno si spara. La stampa parla di "Guerra delle cascine".

Franca scrive versi dettati dalla circostanza, spesso in milanese, riaffermando in tal modo lo stretto legame che lega ambientalismo e cultura locale. In occasione di incontri o di dibattiti pubblici fa scivolare nelle tasche dei politici di turno foglietti con i propri versi neppure tanto teneri con i destinatari. Se dunque alcune composizioni sono andate così perdute non sarà stato inutile ai fini di quella lunga iniziativa che ha portato alla legge istitutiva del Parco Agricolo. Dopo la costituzione, nel 1985, prima del comitato e poi dell'Associazione per il Parco Sud, Franca Colombo si è aggregata a noi dando affiato ad azioni che sembravano tutte dentro le burocrazie e il linguaggio delle leggi.

Nel 1990 per celebrare l'istituzione del parco avevamo deciso di pubblicare una silloge delle sue poesie. Lo stato di perenne emergenza, di lavoro a capofitto, l'impegno nella gestione del parco, il percorso del piano territoriale, hanno purtroppo fatto passare in secondo piano l'intenzione. Non potremo mai farci perdonare questa insensibilità. Ma Franca, ne siamo certi, sarà comprensiva, come sempre del resto, nei nostri confronti.

Oggi, grazie a quegli sforzi, il parco vive di una sua vita, forse agra. Ma vive. A tanti anni di distanza, grazie ad un piccolo editore del Parco Sud, questa raccolta vede la luce in una veste povera, com'è nel nostro stile.
Con essa vogliamo anche rendere omaggio alle donne del Parco Sud. Un parco al femminile, per il grande ruolo che l'altra metà del cielo ha avuto nella sua realizzazione. A cominciare dalla presi-dente Marisa che ha portato all' approvazione della legge. A fianco, le nostre `mamme', Maria Paola Failla di Opera, Annamaria Giuliani di San Donato, Luisa Viganò di Cascina Carlotta, le quali, nonostante gli impegni familiari, hanno dedicato a questa idea tempo ed entusiasmo. Le combattive figlie degli agricoltori: Elisabetta della Carlotta di San Giuliano, Ziza del Battivacco, Natalina Campi di Trenno; e poi Luciana di Siziano, Oliva di Locate Triulzi, Tiziana di Basiglio, Liliana di Albairate, Giuliana e Francesca di Buccinasco, Carla e Lella di Gaggiano, Mariella di Milano, Marisa di Trezzano. Ci è impossibile nominarle tutte, ma rimarranno sempre nella memoria di tutti noi. Anche il logo dell'associazione - la rana con le mani nude, la rana emozionata che non si arrende - è stato ideato da una di loro.

Le liriche di Franca Colombo, intense e vibranti di passione civile e di sdegno verso il potere del denaro, dolci e profumate di aie al sole, scandite sui ritmi delle stagioni, ci conducono a ritroso negli anni a rappresentare quel versante ideale e di cordialità che ha permesso la realizzazione di un grande sogno. Un sogno di pochi che si è trasformato in una realtà per milioni di milanesi.

L'Associazione per il Parco Sud Milano
3 agosto 2003

Terzo anniversario dell'approvazione del Piano Territoriale di coordinamento del Parco