Ritorna al futuro la piazza dell'antica Mediolanum

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Il cuore della capitale imperiale riapre oggi al pubblico dopo i restauri
L’articolo di Teresa Monestiroli è tratto da «laRepubblica» del 30 gennaio 2014

Le pietre bianche, dette “di Verona”, risalgono al I secolo dopo Cristo e sono le stesse sulle quali camminarono i due Augusti dell'Impero romano, Costantino e Licinio, quando si incontrarono a Milano per discutere del futuro Editto del 313 che consacrò la libertà di culto. Allora Mediolanum era la capitale dell'Impero romano d'occidente e il Foro la sua piazza principale. Il luogo dove i cittadini discutevano di politica e religione, ma anche l'area dove sorgevano gli edifici più importanti della città: la Curia, dove si riuniva il Senato; la Basilica, dove si amministrava la giustizia; ilCapitolium, tempio dedicato Giove, Giunone e Minerva; le tabernae (negozi, botteghe artigiane, luoghi di ristorazione). Un'area ampia quasi 9 mila metri quadrati dove si incrociavano cardo e decumano.

Di quel passato oggi torna alla luce un piccolo, ma significativo frammento. E grazie a un restauro e a un nuovo allestimento all'interno della Biblioteca Ambrosiana realizzato con il sostegno di Soprintendenza per i beni archeologici, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, è possibile vedere una parte della pavimentazione del Foro. La scoperta archeologica risale agli anni '90 quando durante i lavori di ristrutturazione della Pinacoteca sono state rinvenute le lastre in un sotterraneo. I lavori sono partiti nel 2009 e dopo due fasi di intervento – la prima per permettere l’accesso alla sala, la seconda di restauro –, ora il sito archeologico è aperto al pubblico. Mentre è in uscita un volume di Antonio Sartori, studioso di epigrafia, in cui sostiene l'esistenza di resti di un tempio pagano dedicato a Minerva sotto il Duomo.

L'accesso al Foro è esterno, in via Dell'Ambrosiana, dove è stata riaperta una vecchia scala in pietra che porta in un sotterraneo con soffitto a volta, completamente ristrutturato, dove camminando su una passerella in ferro e cristallo si possono osservare i resti di quella piazza frequentata da Ambrogio e Agostino. L'ingresso sarà libero e gratuito da oggi a domenica (10.30-15), mentre da febbraio sarà consentito solo il primo sabato di ogni mese (10.30-16.30) pagando 3 euro, oppure un sovrapprezzo di 1,50 al biglietto della Pinacoteca; i gruppi possono prenotare una visita anche in altri giorni (tel. 02806921).

Il Foro occupava una parte della città attualmente compresa tra via Cantù e piazza San Sepolcro. «Oggi scopriamo gli spazi adiacenti alla chiesa, facenti parte del Foro, su cui transitavano le persone più umili e le massime personalità che da ogni parte del mediterraneo si incrociavano a Milano» commenta Franco Buzzi, prefetto dell'Ambrosiana. «L’apertura al pubblico del Foro conclude idealmente un secolo di ricerche e studi» dice Anna Maria Fedeli della soprintendenza. Il sito si aggiunge ad altri luoghi della Milano romana già visitabili come le colonne di San Lorenzo, i resti del palazzo imperiale di via Brisa, le antiche fondamenta dell’anfiteatro in via De Amicis, la torre di via Corani, i resti del circo in via Circo e il Museo Archeologico.