Situazione della Cascina Corio in Via Merula 13

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Situazione della Cascina Corio in Via Merula n. 13 (ex corte rurale seicentesca), n. 15 (ex corte nobile), n. 17 (ex chiesetta annessa al complesso)


Com'è noto, si tratta del più antico edificio del Ronchetto, risale infatti a circa cinquecentotrent'anni fa ed era il dazio del Naviglio Grande, affidato al capitano Giovanni CORIO capo della guardia ducale. Inoltre reca tracce dell'opera di Leonardo da Vinci che all'epoca era ingegnere delle acque al servizio di Ludovico il Moro. È ancora vivo a Milano il ricordo del BARCHETT DI BOFFALORA che “pagava dazio” alla Cascina Corio, nel suo quotidiano viaggio sul Naviglio.


Dalla rappresentazione e dalle foto del Barchett l’Associazione AMICI DEI NAVIGLI ha tratto il suo logo ufficiale.


Data l'importanza della Cascina Corio, riconosciuta monumento nazionale e fondamentale per l'identità dello storico quartiere Ronchetto s/N, è stata presentata un'interrogazione al Consiglio di Zona 6 in quanto nei progetti del Comune di Milano per la nostra zona, era previsto l’inserimento di un centro socio-culturale in occasione dei restauri.



RONCHETTO SUL NAVIGLIO Restaurata, ospiterà soprattutto residenze. Ma in zona 6 arriva un'interrogazione:
Cascina Corio, «non c'e traccia di servizi pubblici» 


L'articolo è tratto da Cronaca Qui del 2 novembre 2010

«Fare luce sui progetti»


La 4centesca cascina Corio, gioiello di Ronchetto sul Naviglio ora in fase di restyling, continua a far parlare di sé. Tempo fa, ad allarmare i residenti erano state le sorti ignote della Madonna dei Gigli, un'antica scultura che sembrava sparita e che ora è "fuori pericolo". Ma tutto il complesso monumentale torna alla ribalta in Consiglio di zona 6:


«Gli immobili - spiega il capogruppo della Lega-Giuseppe Goldoni - sono considerati di interesse storico-artistico e dai documenti ufficiali si apprende che nel progetto di ristrutturazione, oltre alla parte residenziale, sono previsti circa 995 metri quadri destinati a servizi pubblici e di interesse generale». Oggi «i lavori di ristrutturazione sono praticamente terminati continua il consgliere ma di questi 995 metri quadri destinati a servizi pubblici non si trova traccia».


Non solo: «Nel 2006 - continua Goldoni - è stato sottoscritto un atto di compra-vendita tra i proprietari della cascina (Comune di Milano e società il Ronchetto) e la società Arcas per un valore di oltre 4 milioni di euro». Ma «I finanziamenti previsti per il recupero dell'immobile, prima che fosse venduto, come sono stati utilizzati?», chiede il consigliere in un'interrogazione ad hoc. E poi: «Come sono stati usati gli introiti che Comune di Milano ha avuto dalla vendita della sua quota dell'immobile in oggetto? E le superfici destinate, a servizi pubblici e di interesse generale dove si trovano?».


[m.v. (serv. p e p.)]




Navigare sul Naviglio, che passione...


L'articolo è tratto dall'Associazione Amici dei Navigli, giugno 2009


Molti di noi ricordano ancora, anche se in modo e con sentimento diverso, l'epoca in cui il nostro bel Naviglio, oltre a distribuire la preziosa acqua ai campi agricoli, era un'importante "via d'acqua".


barche


Uno dei ricordi caratteristici era osservare la sosta del "barchett" che era coperto per poter trasportare le merci, e che sostava regolarmente al Dazio di Ronchetto, sul confine di Milano.


Altra immagine ben ricordata è quella invernale, quando aspettando il tram alla fermata per andare a scuola, vedevamo sbucare dalla nebbia, che accompagnava la corrente discendente, la sagoma del barcone, che aveva due “occhi bianchi” ai due fianchi della prua, come fossero fanali... Appoggiato, alla lunga barra del gigantesco timone, stava il conduttore, spesso colto dal sonno e dalla fatica, dopo le 4 ore circa da quando era partito dalla cava.


Oggi, oltre ai sandolini e barche a remi delle due canottieri a S. Cristoforo, si è tornato a navigare sul Naviglio.


Da qualche anno, infatti, grazie all'affermazione di Navigli Lombardi, dell'Associazione Amici dei Navigli, recentemente della Provincia di Milano, è stato possibile tornare a percorrere la “Via d'acqua” come una volta.


Diverse sono le tipologie e modalità di questi battelli che attualmente effettuano servizi distinti tra loro, data la diversa caratteristica di “Domanda” da parte dei Milanesi e della sua ampia e variegata metropoli.


La prima fascia di Utenza e stata quella di tipo turistico, grazie alle molte e tipiche località che meritano di essere osservate dall'acqua del Naviglio: a partire dalla deliziosa Chiesa di S. Cristoforo e zona limitrofa, con il mastodontico ex-stabilimento della Richard Ginori, oggi recuperato e sede di attività del Terziario milanese. Ma se partendo dalla Darsena, (che poi non è tale, essendo il capolinea proprio sull'Alzaia) non si può non ammirare il vicolo dei lavandai e le bellissime e tipiche case su tutti e due i lati del Naviglio. Una volta usciti dalla parte di Milano fortemente urbanizzata, ci troviamo in una zona che, non ancora campagna, ci riempie di curiosità, non solo artistiche e culturali, ma socio-produttive di tempi lontani.


La Ca' bianca, la Ferrera, Ronchetto e Robarello ci portano un cambiamento dello scenario che merita profonde riflessioni, anche storico-paesistico.


I Paesi che si susseguono, fino ad Abbiategrasso, e poi oltre, dopo che la vivace corrente ci fa capire che il Naviglio qui a Castelletto cambia la sua direzione e quindi pendenza, sono tutti ricchi di Storia che vale proprio la pena di scoprire, navigando...


Importante è sapere che, una spinta considerevole a tutto questo, lo hanno dato anche gli Amici Svizzeri di Locarno che, non avendo il mare a portata di mano, hanno deciso che se le “Vie d'acqua” sono appunto tali perché permettono di spostarsi in modo alternativo ai mezzi più diffusi...


Da Locarno a Venezia è possibile navigare con battelli ed imbarcazioni in grado di essere sollevate in alcuni punti ancora non “valicabili”, come alcune chiuse leonardesche sul Naviglio Pavese. Da qualche anno un’apposita manifestazione, grazie al coordinamento di Amici dei Navigli, dimostra quanto sia gradevole ed interessante tale navigazione.


Giovanni Giovannini Vice Sindaco Comune di Corsico


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