La cascina Monterobbio, esempio a doppio cortile

Versione stampabileSegnala a un amico
Categorie: 

cascina Monterobbio3 La cascina Monterobbio è uno dei rari esempi in territorio urbano dello schema a doppio cortile contiguo, con funzioni diverse. Il cortile settentrionale possiede tre corpi abitativi, con il lato orientale libero.


Il corpo mediano ha un porticato al piano terreno e loggiato a quello superiore, con caratteristiche simili alla villa. Sopra il tetto notiamo la presenza di un'altana o torretta campanaria, che svolgeva la funzione di richiamo ai villici; sono da notare i muri frangifiamma che dividono le parti dei fienili dalle abitazioni, elevandosi oltre le falde del tetto. Il cortile a meridione ha un piccolo ingresso indipendente ed è interamente adibito a stalle e portici, in parte ora utilizzate in modo improprio e con strutture (celle frigorifere) incompatibili con la destinazione originaria.

Nell'ottocento il proprietario fece affrescare alcune stanze da Francesco Hayez, importante pittore dell'epoca.
Sotto i vari intonaci è ancora possibile trovare tracce d'affreschi, con scene agresti e di caccia; di particolare rilievo i due balconcini in ferro battuto e i decori protobarocchi nella stanza sotto l'altana.

stemma Monterobbio

All'interno dei locali della parte nord c'è un grande camino risalente al '600, con lo stemma di Monterobbio: uno scudo con leone incoronato, rampante su una scala a pioli.
Attualmente la cascina è utilizzata per abitazioni, anche abusive, come sede di un centro culturale e bar, il Circolo culturale Virgilio Ferrari,per attività artigianali e magazzini vari.

Di proprietà del Comune di Milano dal 1959 e stata in parte risistemata con interventi di manutenzione (tetto e coperture), senza un progetto di sistemazione e di utilizzo complessivo, come gli ultimi interventi programmati dall'Amministrazione riconfermano. Tutta l'area verde circostante è sottoposta a salvaguardia ambientale e necessita di un progetto di riqualificazione urbanistica.