Ecco la nuova Darsena per Expo 2015

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Il progetto: Ieri a palazzo Marino sono stati presentati gli interventi che collegheranno Milano alla Fiera per via d'acqua
L’articolo, tratto da «Cronaca Qui» del 13 gennaio 2012, è di Davide Illarietti

Un investimento da 17 milioni: a giugno il bando, entro due anni è prevista la fine dei lavori

Tempi bui, tempi stretti. Tra ritardi, progetti fatti e disfatti, attese e disattese, a un tiro di schioppo dal 2015 Expo Spa e Comune tirano fuori dal cilindro l'ultimo (si spera) progetto economicamente sostenibile. "Solo" 175 milioni di euro. Di cui 160 hanno origine pubblica, ossia nel portafogli dei contribuenti. «La società Expo e tutti i soci - ha annunciato ieri l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala - sono convinti dell'investimento nonostante il costo ingente in un momento di crisi». Già, la crisi. Della cifra complessiva, circa 160 milioni hanno origine pubblica, ossia nel portafogli dei contribuenti milanesi. Sarà per questo che le ricadute positive dell'investimento sono state illustrate puntigliosamente e puntualmente ieri a Palazzo Marino dal sindaco Giuliano Pisapia, affiancato da Sala, affiancato dagli architetti Edoardo Guazzoni e Sandro Rossi. Sono loro (assieme a una task force di tecnici di Expo e del Comune) gli autori del progetto delle Vie d’Acqua: il neo-battezzato erede dell’Orto Planetario, quello che rimane del sogno dell’architetto assessore Stefano Boeri e che rimarrà anche dopo l’Expo, dopo il 2015.

Il progetto
«Expo lascerà a Milano, segnatamente alla zona Ovest della città – ha detto il direttore Sala – un complesso di interventi di valorizzazione delle infrastrutture che andrà a vantaggio di tutti i cittadini.»
A cominciare dalla Darsena di Porta Ticinese. «Questa importante parte della città – ha aggiunto il sindaco Pisapia – ora giace abbandonata a se stessa e in degrado: questo progetto la restituisce ai milanesi e ai turisti che verranno una volta completata la riqualificazione.»
Il progetto parte a monte, con un canale artificiale da 20 km che collegherà il bacino idrico di Garbagnate al Naviglio Grande, quindi al bacino di Porta Ticinese. O risalendo la corrente: dalla Darsena a san Cristoforo, attraverso il quartiere Giambellino, poi su, attraverso il parco delle Cave, fino al Bosco in Città, a Trenno, dove il percorso si biforca, includendo il sito di Expo 2015 e lambendo gli accessi a ovest e a est, per poi ricongiungersi prima del parco delle Groane. Oltre all’acqua, il verde: un unico corridoio boschivo (ampliato e riqualificato) connetterà il suddetto parco delle Groane, il parco Sud, il parco delle Cave e i nuovi parchi a ridosso del Naviglio. A nord, la strada è aperta verso i laghi.
Oltre al verde, piste ciclabili: «Correranno di fianco ai canali e saranno connesse alla rete dei trasporti urbani» ha spiegato Sala. Il tutto per portare la città a Expo e Expo alla città, ossia alla Darsena.


La Darsena
Giace nel degrado e nell’incuria, con erbacce e piante selvagge, acqua morta, cantieri abbandonati. Mettere le mani nella palude, la vergogna dei Navigli, costerà caro. Si era detto 26 milioni . Expo ce ne mette 17. I lavori all’approdo occidentale vanno dalla costruzione di una ponte tra le due spone alla ripavimentazione dell’ingresso e del Belvedere alla Darsena da piazza Generale Cantore. Più interventi conservativi di porzioni di mura spagnole costruzione di aree giardino. Verrà restituito spazio alla passeggiata lungo viale Gabriele d’Annunzio, con un ampliamento della banchina destinata a piccole manifestazioni e spettacoli. La sponda meridionale verrà sistemata e ampliata con un pontile sospeso. Ci saranno nuove alberature spondali e un ponte mobile alla confluenza del Naviglio Grande. Interventi alla Conca di Viarenna, per il momento, non sono previsti. Piazza XXIV Maggio diventerà in parte pedonale, con un nuovo specchio d’acqua e la riapertura parziale del Ticinello sotto la porta neoclassica del Cagnola.

Il bando
I bandi per la riqualificazione della Darsena verranno lanciati entro giugno 2012, mentre l’avvio dei lavori è previsto per l’inizio del 2013. In un anno i cantieri dovrebbero concludersi, per arrivare a fine 2014 con le strutture pronte, in tempo per l’Esposizione Universale –anzi, in anticipo, ha annunciato Sala: «i milanesi potranno godersi per qualche mese le strutture prima dell’arrivo dell’Expo». Dopo l’avvio delle gare per i lavori sulla piastra del sito espositivo, dopo la stipula del protocollo sulla sicurezza e sulla legalità nei cantieri, partono dunque le gare per la Darsena. «Il prossimo passo sarà la riqualificazione dei Navigli» promettono gli organizzatori.