I Navigli tra Milano e i Parchi Regionali

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L’Istituto per i Navigli | Associazione Amici dei Navigli e il Comune di Gaggiano con il sostegno di Assimpredil Ance hanno ottenuto dalla Fondazione Cariplo un contributo per il censimento e lo studio di fattibilità di un sistema di alberature in filari di fondamentale importanza per ricostituire il “bosco” della pianura irrigua del Milanese. Il territorio esemplificativo del progetto è quello lungo il Naviglio Grande, nel tratto tra il Parco Lombardo del Ticino e Milano, e comprende alcune rogge alimentate da fontanili nonché le aree lungo l’Alzaia. La metodologia di intervento verrà messa a punto con il Professor Francesco Sartori, direttore dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Pavia, per configurare la diffusione in forme lineari (filari di alberi) e in forme areali (insiemi di alberi) lungo i corsi d’acqua e intorno alle teste dei fontanili.


Con la Dott.ssa Maria Grazia Vantadori, assessore alle Politiche Attive per la Tutela e Valorizzazione Ambientale del Comune di Gaggiano, abbiamo già effettuato un sopralluogo per individuare le aree d’intervento in conformità ai programmi di riuso delle alzaie per i percorsi ciclopedonali di quel Comune.


Seguiranno dei sopralluoghi nel Comune di Vermezzo e lungo l’asta del Naviglio Grande compresa tra Vermezzo e Milano. L’obiettivo del progetto è di valutare per ogni ambiente le alberature e/o gli arbusti da utilizzare tenendo presente la limitata ombreggiatura nell’ambito delle aree agricole e invece la forte presenza delle stesse nel caso di adiacenza a piste ciclopedonali. La realizzazione del progetto porterebbe alla riduzione delle emissioni di CO2, al consolidamento delle sponde delle rogge e degli adduttori e scolatori. La strategia dello studio è di censire gli spazi aperti non alberati di alcuni tratti significativi lungo il Naviglio Grande al di fuori dei centri abitati, in accordo con il Consorzio Est Ticino Villoresi, in conformità con le direttive del Consorzio stesso.


L’azione più significativa riguarderà l’accordo, sotto forma di convenzione, tra le aziende agricole; il cui territorio è adiacente ai corsi d’acqua; e i Comuni, ovvero i Consorzi gestori delle aree demaniali. Il risultato atteso dallo studio è di poter offrire alla Regione Lombardia, alle Province e ai Comuni della pianura irrigua milanese, una metodologia di intervento per la ricomposizione delle alberature lungo gli assi fondamentali (Navigli, canali e principali rogge) con una diffusa alberatura sia nelle aree agricole sia intorno alle teste dei fontanili, per dare decoro e ombra alle ciclo-alzaie, a vantaggio dei fruitori delle stesse.