Parking Sant'Ambrogio, non c'è reato. Archiviate le accuse al sindaco Moratti

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Il cantiere contestato
Respinta l'opposizione di Italia Nostra, il parcheggio di 5 piani sotto la piazza si farà. L'articolo è tratto da <<Il Giorno>> del 10 novembre 2010


VIA LIBERA alla "rampa" in Sant'Ambrogio Il giudice Gaetano Brusa ha disposto l'archiviazione dell'indagine in cui il sindaco Letizia Moratti era indagata per danneggiamento aggravato e violazione del testo unico sui beni culturali in relazione alla realizzazione del parcheggio sotterraneo che dovrebbe sorgere in piazza Sant'Ambrogio.

Al centro della vicenda, che ha fatto finire sotto inchiesta il primo cittadino, c'è in particolare la costruzione di una rampa di ingresso al parcheggio che, secondo il progetto, dovrebbe essere di 5 piani e di circa 580 posti auto.
Ed è proprio la realizzazione di questa rampa che secondo gli esposti presentati avrebbe alterato la natura e la qualificazione estetica della piazza, in cui sorge la basilica uno dei beni culturali ed architettonici vincolati della città. E proprio in relazione a ciò, il giudice ha comunque ribadito che resta fermo il dovere del ministero dei Beni Culturali e Ambientali di vigilare per assicurare il pregio estetico della piazza.


Un anno fa, quando la magistratura aprì l'inchiesta, finirono indagati per abuso d'ufficio anche i dirigenti della Soprintendenza che avevano concesso l'autorizzazione per i lavori. Il pm aveva poi chiesto l'archiviazione delle loro posizioni perché il vincolo riguarda la piazza come bene culturale, ma non il sottosuolo. Contro i box, il comitato dei residenti guidati dall'architetto Cini Boeri aveva proposto un ricorso alla Corte dei Conti per accertare eventuali irregolarità nel rapporto tra il Comune e il gestore del cantiere, mentre Italia Nostra scese in campo con un esposto per le presunte violazioni alle norme penali in materia di tutela del paesaggio e del patrimonio artistico.


Insomma, tutti contro tutti a causa di una colata di cemento, proprio lì dove è sedimentata la storia di Milano. La Giunta però giusto un anno fa diede l'ok ai box in piazza Sant'Ambrogio proprio dopo aver ripudiato il parcheggio della Darsena. Polemiche, raccolte di firme, scavi archeologici e commissioni ad hoc non sono serviti a placare gli animi visto che la costruzione dell'autosilo decisa da Albertini nel 2000 è ancora in alto mare. Monete e tombe del IV secolo, scheletri e oggetti dell'epoca romana scoperti in occasione dei rilievi archeologici hanno prodotto solo un risultato: lo spostamento delle rampe in via Terraggio. Dal Comune, già ad agosto, assicuravano: «Il parcheggio sarà consegnato tra fine 2012 e inizio del 2013». Tre i soggetti coinvolti: il concessionario è la «Sant'Ambrogio parking», i lavori affidati a Borio Mangiarotti e Botta spa e la gestione del parcheggio, alla fine, toccherà alla società Garage Velasca.