"Ancora cemento in periferia"

Versione stampabileSegnala a un amico

Continua a dilagare la colata di cemento tra Assago e piazza Maggi. Emilia Franco, Presidente di Ecoclub Monterobbio, esprime il suo disappunto in una lettera inviata a La Repubblica dell'8-9 dicembre 1991.

"Due milioni di metri quadri di cementificato tra Assago e piazza Maggi: eccoci dunque all'ennesimo stupro del territorio con le orride torri e i falansteri che hanno dato cosi chiara prova al Gratosoglio di non produrre altro, socialmente, che droga e nomadismo metropolitano. E poi parliamo di mafia: ma con quale credibilità?

Da sette anni la gente è al corrente della manovra, iniziata con l'accaparramento dei suoli, tant'è che fin dal 1985 noi del circolo Ecoclub ci siamo allertati per evitare una brutta fine alla cascina storica Monterobbio, ubicata nella zona presa di mira. Ma alla Sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici abbiamo constatato con sorpresa che non c'era traccia del vincolo storico-artistico che avrebbe dovuto essere operante fin da quando era sovrintendente l'attuale presidente del Senato Spadolini. Pertanto ci siamo dovuti tassare pesantemente per ricostituire la pratica ex novo.

Il consenso al supermegaprogetto extragalattico ha richiesto un continuo ampliamento delle clientele e ormai c'è una folla di operatori pubblici e privati all'arrembaggio di Milano sud, preparato e consacrato a livello nazionale. Perché stupirsi se i cittadini voteranno in massa Lega Lombarda, dato che è l'unica forza in grafo di opporsi al completo snaturamento della città?"