Vie segrete

<p><em>Dal nostro inviato architetto Federico Pecorino</em></p><p><br>Le vie segrete di Leonardo si svolgono soprattutto sotto terra: si tratta di un sistema logistico collegato alla difesa militare strategica del Ducato di Milano perfezionato durante la Signoria degli Sforza. </p><p>Nel Rinascimento tali percorsi ipogei assolsero pienamente alle esigenze del sistema di potere vigente, tuttavia la loro origine è lontanissima nel tempo. Infatti, già gli accampamenti romani del III secolo a. C. possedevano delle trincee coperte al fine di consentire l'uscita e il rientro dei soldati senza essere visti, sia a scopo informativo sul territorio conquistato (spesso ancora ribelle) che di approvigionamento. Spesso tali passaggi sotterranei sono rimasti negli adattamenti successivi dei "castelli" che eventualmente sorgevano sul tracciato dell'accampamento: esempio il castello di Buccinasco.</p><p>Durante il Medioevo questi luoghi vennero adattati con opere provvisorie perfezionate e rese stabili, adattandole alla complessa vita delle corti prima medievali poi rinascimentali, ma soprattutto vennero ben organizzate le cavità sottostanti i castelli per renderli funzionali a tutti i settori esistenziali.</p>

La Sala delle Asse e il Genio di Leonardo

Categorie: 

  


La Sala ritrova il suo antico splendore e sarà un biglietto da visita della città per Expo
L'articolo di Marco Parini è tratto dal <<Corriere della Sera>> del 28 aprile 2013


Da anni Italia Nostra segue le vicende della Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano. Una sala importante, posta al piano terreno di uno dei grandi torrioni d'angolo della famosa dimora dei duchi di Milano, venne decorata da Leonardo negli anni della sua permanenza a Milano al servizio di Ludovico il Moro.

Amici di Buccinasco

Categorie: 

Templari ovest Milano

Categorie: 

I Templari arrivano a Milano nel 1150 al seguito del grande Bernardo di Clairvaux, immediatamente dopo il concilio di Pisa. La città si era schierata con l'antipapa Anacleto II e l'imperatore Corrado III, contro il legittimo papa Innocenzo II e l'imperatore Lotario III. Ma i milanesi erano esausti per questa durissima lotta. Giunse a Milano Bernardo con i suoi monaci-cavalieri bianchi: una scorta armata e di provata fedeltà se gli eventi lo avessero richiesto. La loro presenza austera e risoluta influenzò, senza dubbio, la folla convenuta assieme ai prelati, per il giudizio nei confronti del vescovo ribelle Anselmo che fu costretto ad allontanarsi.

Pagine