Ottobre 2007

"Una giornata nera per la nostra salute"

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Giulia Maria Crespi, presidente del Fondo per l'ambiente italiano
L’articolo di Carlo Brambilla è tratto dal «Corriere della Sera» del 25 ottobre 2007

Artisti dei Navigli: Camillo Lazzari

Artisti dei Navigli: paesaggi del pittore Lazzari

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All'ombra della Gioconda

Tratto da Sulle tracce di Leonardo (par. XI)

Con la caduta del Moro, iniziò per Leonardo un periodo di grande instabilità, di viaggi per l'Italia alla ricerca di un nuovo status o almeno di un sicuro mecenate. La situazione politica era caotica, il domani incerto. Leonardo nel 1502 lavora come ingegnere militare presso Cesare Borgia, il Principe di Machiavelli. Nel 1503 inizia "la Gioconda". Anche qui la natura trionfa, con panorami vertiginosi, specie quello di sinistra, di forme e toni già romanticamente aspri, fulvi, sintetici con tre secoli d'anticipo. Un paesaggio che sembra atto apposta per guidare lo sguardo alle mani bellissime, e poi subito al viso. La Gioconda ci guarda, ci guarda.

Qui Leonardo: Il vero soggetto del Cenacolo

Il tradimento del Giusto. Il paesaggio come sentimento...

"...L'ingratitudine, più forte delle armi dei traditori, l'abbattè del tutto: qui cedette il suo cuore generoso... Oh, qual caduta fu quella, miei concittadini! Allora io, voi, noi tutti cademmo, mentre l'empio tradimento ci sovrastava. "
W. Shakespeare, Giulio Cesare, 3°Atto

Qui Leonardo: Una illuminante corrispondenza

A - VISOa.jpgA farsi latore delle lettere di Leonardo, e ad aspettare le relative risposte, è Salaì (a fianco un probabile ritratto in CA F 118 V). E', semmai ce ne fosse ulteriore bisogno, la conferma del ruolo particolare occupato dal giovane nell'ambito della ristretta "famiglia" di Leonardo. La missione è infatti di quelle molto delicate e riservate.

Qui Leonardo: La tesi

Prima del Cenacolo: grandi scuole pittoriche a confronto. Il ruolo dell'osservatore nella sincronicità fra umano e divino

Almeno cinque diverse mani si evidenziano nella decorazione della chiesetta, ma è la Crocefissione a calamitare l'attenzione. All'epoca il genere era strettamente codificato, come nel teatro sacro popolare.

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Murale in Valtellina, secolo XV

Qui Leonardo: Lettera ad Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Vinci

Prof. ALESSANDRO VEZZOSI
Direttore del MUSEO IDEALE DI VINCI
Via Montalbano, 2
50059 Vinci (FI)

Egregio Professore,
con interesse apprendo la notizia che il Suo Istituto coordinerà interventi d'ogni tipo sulla problematica relativa alla celeberrima Gioconda. Pertanto Le invio copia dell'ultimo paragrafo del mio studio Sulle tracce di Leonardo stampato proprio tre mesi fa.

Il Maestro a San Cristoforo di Milano

"Il fiume Olona e i Navigli"

Il 1508 vede la fine (positiva per lui) del contenzioso tra Leonardo e i suoi fratelli. E il maestro si prepara a ripartire per il Nord mandando in avanscoperta Salaì

Nei primi mesi del 1508 Leonardo è ancora a Firenze. Il suo rientro a Milano, ove s'era messo al servizio dei francesi, era stato bruscamente interrotto da una questione privata, una causa intentata contro di lui dai fratellastri per un'eredità ricevuta da uno zio paterno. Quindi, suo malgrado, Leonardo ha dovuto fare ritorno a Firenze.

Qui Leonardo: in diretta dai Navigli

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Dalla Toscana parte l’idea di un convegno che, nelle intenzioni, dovrebbe dire una parola definitiva sull’identità , e quindi sul celebre sorriso, della Gioconda.


La presidente di VERDI NAVIGLI, Emilia Franco, avanza la sua tesi in merito.


IL 29 SETTEMBRE 2007:
L’ULTIMA RIVELAZIONE SULLA GIOCONDA


“Quello è un sorriso di COMPLICITÀ: per 16 anni Monna Lisa ha protetto il vero segreto di Leonardo!”, dice Emilia Franco