Sotto l'ospedale le stanze secrete del conte

Versione stampabileSegnala a un amico

CERNUSCO: Nel weekend apertura straordinaria delle misteriose grotte. Ma i posti disponibili sono già esauriti.
L'articolo è tratto da <<Cronaca Qui>> del 22 marzo 2012


Via Uboldo a Cernusco sul Naviglio, in pieno centro storico e all'interno del parco dell'ospedale, nasconde un mistero. Che verrà svelato in occasione della Giornata Fai questo weekend.

Solo pochissimi eletti, però, per questioni di sicurezza, avranno la possibilità di addentrarsi nelle grotte e nei cunicoli spingendosi fino all'affascinante Tempio della Notte, rimasto chiuso per due secoli. Le prenotazioni si sono esaurite in poche ore e le persone in lista d'attesa sono ancora centinaia. Per tutti loro non resta che questo assaggio fotografico in attesa del prossimo settembre quando il Comune, sempre grazie al benestare dell'Azienda ospedaliera di Melegnano proprietaria dell'ospedale Uboldo, riaprirà questo luogo durante la Giornata del Patrimonio.


L'ingresso di questi bui cunicoli artificiosi è proprio dietro al pronto soccorso. Varcato l'anfratto della grotta nascosta da un terrapieno, si rimane sbalorditi da quello che gli ignari passanti cernuschesi neanche immaginano, non fosse per una lapide in marmo che sovrasta una porta murata con il verso "sempre all'entrar aperto, all'uscire chiuso" rubato dalla Gerusalemme Liberata di Tasso. Sopra la testa del visitatore, grandi blocchi di pietra grezza incastrati uno nell'altro che sembrano stalattiti. Bastano pochi passi per immergersi in un tortuoso labirinto di gallerie che porta al vero protagonista di questa struttura fatta costruire dall'eccentrico conte Ambrogio Uboldo tra il 1808 e il 1816 in occasione della realizzazione della villa che oggi ospita il nosocomio: la sala del Tempio della Notte.


La pianta di questa stanza suggestiva, coperta da una cupola emisferica in cotto, è circolare e le pareti sono scandite da colonne. Ma ciò che più affascina e il gioco di luci che si crea. Con la collaborazione dell'Associazione Cernuschese Astrofili si è scoperto che la disposizione delle colonne e delle finestre segue un preciso orientamento astronomico. Fondamentale il ruolo dei raggi solari, che entrano nel tempio grazie a due aperture, una delle quali posta a ovest. Da qui in occasione dell'equinozio di marzo entrava la luce (oggi deviata da alcuni palazzi) che indicava la strada dell'illuminazione per coloro che qui venivano iniziati. Le grotte, infatti, furono fatte realizzare dal conte, legato alla massoneria, probabilmente proprio per i riti di affiliazione.
All'interno del tempio c'erano anche ruscelli, fontane zampillanti e un laghetto, nel linguaggio simbolico fonte di vita; un unico masso quadrato usato come altare e, all'ingresso, una sorta di grande uovo di pietra che ancor oggi pende pericolante dal soffitto, forse segno di rinascita. Un percorso strano e al tempo stesso affascinante che viene ripreso all'interno del parco della villa con la finta facciata di chiesa gotica-lombarda, il ponte del diavolo (crollato), le mura e la torretta merlata, i sarcofagi, le colonne e i putti sparsi qua e la. Un itinerario che il conte, pare, si divertiva a far percorrere alle dame sue ospiti spaventandole.